Banca Generali spiega ai suoi clienti come superare la crisi senza farsi male

UNA SALA GREMITA – Affrescata, imponente e con oltre 140 clienti. Queste le caratteristiche della sala dell’Auditorium Santa Giulia di Brescia dove lo scorso Giovedì 9 maggio Banca Generali ha invitato due esperti consulenti per capire come orientarsi in un contesto di mercato tanto difficile per gli investitori. Alla conferenza dal titolo “Mercati finanziari ed investimenti: analisi del presente e prospettive per i prossimi mesi” c’erano Dario Tosetti, presidente di Tosetti Value Sim e Vittorio Ambrogi, Managing Director di Morgan Stanley Investment Management.

UN MOMENTO MOLTO DIFFICILE – “Ci troviamo certamente in un momento non semplice, dal punto di vista economico (non solo in Italia e anche politico per certi versi)”, ha detto Pietro Calderaro, area manager di Banca Generali, introducendo i temi della conferenza, “per questo siamo molto contenti di poter essere artefici di alcune riflessioni sul tema insieme a due esponenti d’esperienza delle gestioni sui mercati come i nostri relatori di questa sera che, ognuno con le sue peculiarità e caratteristiche diverse, ci aiuterà a schiarirci le idee sulle prospettive dei mercati”. 


Gli esperti presenti sul palco dell’Auditorium Santa Giulia di Brescia

PUNTARE SUGLI EMERGENTI – Durante la serata si è parlato di mercati emergenti, delle politiche monetarie delle banche centrali ma anche di investimenti, dando anche consigli operativi su come muoversi ma soprattutto sottolineando l’importanza, in particolar modo di questi tempi, di affidarsi a un consulente finanziario (Banca Generali li chiama Financial Planner) che sappia, ancora prima di generare rendimenti, come proteggere il capitale investito. “Abbiamo detto prima”, ha spiegato Dario Tosetti di Tosetti Value sim, “che l’econonia americana è in lieve miglioramento, l’Europa è in recessione, quindi ci troviamo in una situazione piuttosto anomala e credo che il rapporto euro dollaro sia destinato a una certa volatilità ma non credo che a breve assisteremo a un ulteriore indebolimento dell’euro. In ogni caso credo che sia il caso di investire un 3-5% del portafoglio su prodotti dei paesi emergenti”.

DIVERSIFICARE: SEMPRE
– Paesi emergenti di cui si è parlato molto sottolineando la differenza tra i cosidetti Bric e i Paesi di frontiera come Tailandia, Filippine, Vietnam o Turchia, tutti Paesi in grado di poter dare non poche soddifazioni a chi vi investe. Vittorio Ambrogi di Morgan Stanley ha invece ribadito l’importanza di diversificare con un esempio semplice ma allo stesso tempo molto chiarificatore. “Se vado in bicicletta”, ha detto, “avrò meno possibilità di rompere le mie uova se le metto in più panieri. Se invece scelgo un solo paniere il rischio che si rompano è maggiore. Con gli investimenti è la stessa cosa”, ha concluso.

COSA FARE – Insomma, il consiglio degli esperti di questi tempi pare unanime: affidarsi a un consulente, evitare gli investimenti fai da te e diversificare il più possibile. Solo così si potrà uscire indenni dalla tempesta finanziaria in cui ci troviamo.

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