Bpm: stop alla trasformazione in Spa, almeno per ora

NIENTE TRASFORMAZIONE IN SPA – Il Consiglio di gestione della Banca Popolare di Milano ha deciso che non sottoporrà all’assemblea dei soci del 21-22 giugno prossimi il progetto di trasformazione in società per azioni ibrida: lo ha annunciato lo stesso istituto di credito, precisando che verrà data priorità al tema dell’aumento del capitale da 500 milioni di euro, necessario per poter rimborsare i Tremonti bond sottoscritti per un analogo importo.

PRIORITA’ ALL’AUMENTO DI CAPITALE – “Fermo restando che il cdg considera il raggiungimento di un modello di governance stabile e trasparente un elemento di rilevanza strategica”, si legge nella nota diffusa dalla banca, “lo stesso cdg ha deliberato di dare priorità al progetto di rafforzamento patrimoniale da 500 milioni, funzionale al rimborso dei Tremonti bond. Pertanto, al fine di portare a compimento l’aumento di capitale e completare il piano di interventi volti a risolvere in modo definitivo le criticità nella governance della banca, il cdg valuterà tutte le iniziative idonee a migliorare la governance di Bpm“.

IL PARERE DEGLI ESPERTI – Secondo gli analisti di Banca Imi non è chiaro se la trasformazione sia stata solo rinviata o definitivamente archiviata. In ogni caso l’azione, spiegano gli esperti, non sconterà alcun ulteriore “premio di takeover” finché non giungeranno chiarimenti al riguardo, mentre l’aumento, che dovrebbe essere lanciato tra settembre e ottobre prossimo, potrebbe incontrare qualche maggiore difficoltà e portare a uno sconto superiore a quanto finora stimato dal mercato e a una conseguente maggiore diluizione degli utili per azione.

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