Mps, Giacomelli: alla promozione si affiancherà la banca online

UN MONTE DI BIT – Uno dei pilastri per il rilancio e la crescita di Banca Mps, oltre alla promozione finanziaria, sarà la banca online. Il responsabile del progetto – il 49enne Andrea Cardamone, ex di Webank (gruppo Bpm) – è al lavoro da un mese e sta mettendo insieme la squadra di lavoro per far partire la macchina. Dopo la tappa romana del roadshow “La nuova direzione” (vai qui per l’ultimo aggiornamento), ne parliamo con Massimo Giacomelli, responsabile del servizio di promozione finanziaria presso il Monte Paschi di Siena.

Come sarà la coabitazione tra banca tradizionale, banca online e promozione finanziaria?
Si collocherà in un’ottica di multicanalità, dove il cliente potrà decidere – avendo come sua interfaccia la banca – a chi rivolgersi: la promozione finanziaria per quanto concerne le attività legate alla consulenza e alla crescita del suo patrimonio e dei suoi risparmi, la banca per quanto riguarda le necessità legate per esempio alla sua impresa e la banca online per le attività di base che una volta richiedevano tempo e fila agli sportelli e che adesso si possono fare tranquillamente dal computer di casa. Ovviamente, la banca online metterà le piattaforme informatiche e tecnologiche anche al servizio della promozione finanziaria.

Come?
I promotori finanziari potranno sfruttare le evoluzioni tecnologiche presenti oggi sul mercato mondiale. Potranno avere a disposizione strumenti e piattaforme che gli consentiranno di ridurre il più possibile i tempi per la burocrazia e l’amministrazione, per concentrarsi sulla relazione con i clienti e sull’approccio consulenziale.

Quando sarà pronta la banca online?
Ancora non stiamo indicando la data in cui apriremo la saracinesca. Nel nostro roadshow, comunque, stiamo manifestando il rafforzamento strategico della promozione finanziaria come driver e come elemento di evoluzione della modalità di approccio del gruppo Mps alla sua clientela.

Come sta procedendo il roadshow?
Sta andando molto bene, l’affluenza è superiore alle attese, soprattutto da parte dei promotori di altre reti, che si affacciano per conoscere i nostri progetti. Ma vengono anche i bancari.


Nella foto, il manager Massimo Giacomelli
E dopo il roadshow?

La promozione finanziaria conferma la sua architettura aperta. Abbiamo appena concluso un accordo con Pimco, dunque stiamo dando ulteriore enfasi all’architettura aperta e alla collaborazione con case di investimento terze. Dopo partiremo con tutta una serie di campagne rivolte all’acquisizione di nuova clientela. La prima fase si concentrerà sul risparmio, con incentivi direttamente ai clienti, mentre la prossima sarà sulla previdenza.

Tornando alla promozione finanziaria, cosa ne pensa della proposta di Anasf sul contratto unico per i promotori finanziari (vai qui per la notizia)?
Finalmente si sta andando verso il riconoscimento della categoria. Quando l’Albo è nato, la figura professionale era nuova e fu assimilata a quella degli agenti di commercio. Ma il promotore finanziario non è un agente di commercio ed è giusto che abbia una sua categoria ben specifica. Inoltre sarà sempre più centrale, perché crescerà la richiesta di consulenza.

Anasf vi ha consultati nel mettere a punto questa proposta?
In Anasf noi abbiamo i nostri referenti che ci tengono aggiornati. Tramite i nostri rappresentanti noi abbiamo espresso le nostre considerazioni positive.

Infine, il primo quadrimestre dell’anno si è chiuso. Il vostro bilancio?
In questo primo periodo dell’anno abbiamo confermato che la nostra promozione finanziaria ha un grado di fidelizzazione della clientela che è nettamente superiore a quella dei sistemi bancari. Nonostante quello che è successo abbiamo mantenuto i nostri stock, con i nostri 6,5 miliardi di masse.

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