Bnl, per i sindacati la rete esterna di promotori non s’ha da fare

FERMA OPPOSIZIONE DEI SINDACATI – I sindacati di Bnl  (gruppo Bnp Paribas) ribadiscono il no a una rete “esterna” di promotori finanziari. La società, lo ricordiamo, sta lavorando ormai da mesi (qui la notizia) al progetto di una rete che, come ha spiegato il vicedirettore generale Marco Tarantola, nascerà a breve “all’interno della divisione retail & private” della banca (qui la notizia). 

UN PROGETTO LESIVO DELLE PROFESSIONALITA’ INTERNE – Le sigle sindacali Dircredito, Fabi, Fiba, Fisac, Sinfub e Uilca sono contrarie però alla creazione di una rete esternalizzata, con l’assunzione dei promotori tramite un contratto da agenti monomandatari e non con un contratto bancario. “E’ già partito l’inserimento nella rete di una quarantina di colleghi interni, e su questo non abbiamo niente da ridire”, ha assicurato Marco Caleri, segretario responsabile del coordinamento cella Fisac-Cgil di Bnl interpellato da BLUERATING. “Quello che contestiamo è invece il fatto che sia stata avviata anche la parte relativa a inserimenti dall’esterno, senza nessuna consultazione preventiva con i sindacati”. Per questo le organizzazioni valutano “negativamente la decisione dell’azienda di dare corso al progetto, considerato lesivo delle professionalità interne esistenti, in special modo in caso di impiego di ex dipendenti Bnl”.

L’ACCORDO DI FEBBRAIO 2013 – La “ferma opposizione” dei sindacati era già stata manifestata all’azienda “durante il confronto sulla procedura relativa alla riorganizzazione 2013-2015, conclusa con l’accordo del febbraio 2013” (qui per leggere l’accordo): proprio a seguito di quell’incontro si era tra l’altro parlato di una momentanea messa in pausa del progetto (qui la notizia). Dircredito, Fabi, Fiba, Fisac, Sinfub e Uilca ribadiscono dunque la propria contrarietà “a qualsiasi progetto della Bnl che non consideri la possibilità di sviluppo delle professionalità interne, tenda a individuare attività esterne all’azienda atte a creare anche forme di salario non contrattato, eviti il confronto con il sindacato”, conclude la nota.

OBIETTIVI DI RECLUTAMENTO – Spiegando il progetto in una recente intervista a Milano Finanza, Tarantola aveva precisato che i componenti della nascitura rete – circa un centinaio in totale – saranno di tre diverse tipologie: “Ci saranno i dipendenti, i promotori reclutati dal mercato e i giovani laureati, che saranno avviati alla carriera. Selezioneremo le persone una ad una, puntando sulla qualità, per verificare che abbiano le caratteristiche adatte al nostro progetto” (qui la notizia).

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