Promotori finanziari, il Tesoro apre all’Organismo unico

UN ALBO PER DUE – Strada aperta verso un unico Organismo che raggruppi la tenuta dell’Albo dei promotori finanziari (l’Apf esistente) con quello dei consulenti indipendenti, ancora non nato. L’apertura significativa è giunta stamane, sabato 15 giugno, al convegno annuale di Assoreti da Alessandro Rivera, dirigente generale del Mef, il ministero dell’Economia. Rivera, infatti, ha informato che il ministero del Tesoro e la Consob hanno avviato da poco un tavolo in comune per delineare i modi con cui creare, appunto, un unico Organismo. Un’esigenza tanto più urgente quanto più, come affermato dall’alto dirigente del Mef, è ormai “imbarazzante” il ritardo nella creazione dell’Organismo per la tenuta dell’Albo degli indipendenti, che si scontra con oggettivi problemi di finanziamenti insufficienti, considerato il basso numero degli iscritti.

LA PROPOSTA – La proposta della necessità di unificazione in un unico Organismo della consulenza per promotori finanziari e consulenti è stata segnalata in apertura dei lavori da Antonio Spallanzani, presidente di Assoreti. Ed è stata poi ampiamente esplicitata da Raffaele Lener, ordinario di diritto dei mercati finanziari all’Università Tor Vergata di Roma. Lener ha fatto la radiografia degli Organismi attualmente esistenti in materia finanziaria: l’Apf (nella foto il presidente Giovanna Giurgola Trazza, n.d.r.), l’Oam, l’Albo Confidi e il futuro Organismo per gli agenti assicurativi, che sarà di competenza Ivass. “Le maggiori affinità”, ha detto Lener, “sono tra promotore finanziario e consulente: il promotore finanziario non è più un mero venditore ed è un retaggio del passato l’inibizione dell’attività consulenziale al promotore. Sarebbe ragionevole unificare l’Apf e l’Organismo dei consulenti indipendenti”.

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