Bpm, Giovanni Maria Flick non viene eletto presidente del cds e si dimette

FLICK SI DIMETTE DAL CDS Giovanni Maria Flick si è dimesso dal consiglio di sorveglianza di Bpm dopo la sua mancata elezione alla presidenza, affidata dall’assemblea di sabato 22 giugno al rivale Giuseppe Coppini (qui la notizia). I soci della popolare, ha spiegato l’avvocato che si era candidato con la lista Investindustrial, hanno dimostrato con il voto in assemblea di non voler modificare l’attuale assetto della banca o comunque di volerlo cambiare in una direzione diversa da quella da lui prospettata.

LE RAGIONI DELLA DECISIONE – “Non la mancata elezione alla presidenza, da lei degnamente ricoperta, mi induce a tale atto; ma la consapevolezza che i soci hanno scelto un percorso diverso per adeguare l’assetto della banca o forse hanno scelto di conservare l’assetto attuale, ritenendo che al futuro della banca possa bastare il miglioramento dei margini di efficienza e produttività, non il cambiamento delle regole”, ha spiegato Flick nella lettera indirizzata al presidente Giuseppe Coppini, che già ricopriva l’incarico ad interim dopo l’uscita di Filippo Annunziata.

L’ELEZIONE DEL CDSCoppini, che nell’ottobre del 2011 era stato eletto dalla lista presentata dall’associazione, oggi disciolta, Amici della Bpm, ha raccolto la maggioranza dei voti (954), battendo Giovanni Maria Flick, presentato dall’Invesindustrial di Andrea Bonomi, che ha raccolto 516 voti.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI
– “La notizia delle dimissioni di Flick conferma la difficoltà di trovare un accordo tra le componenti interne alla banca per una trasformazione della governance”, hanno commentato gli analisti di Intermonte. “A questo punto si attende (entro fine luglio) la relazione di Banca d’Italia sull’ispezione conclusa circa un mese fa (qui la notizia). Riteniamo che Banca d’Italia nella sua relazione farà anche riferimento ai problemi attuali di governance, ma non riteniamo che arrivi al gesto estremo di sterilizzare i voti dei dipendenti/pensionati”. La raccomandazione è neutrale, con target price a 0,40 euro.

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