Stipendi da manager, cambiano le comunicazioni delle società a Bankitalia

GRANDI STIPENDI – Con la circolare numero 34, Assoreti torna a parlare di politiche di remunerazione. Stavolta, però, il riferimento è agli high earners, ossia a quelli che guadagnano almeno un milione di euro all’anno. I capi, insomma. Nel messaggio che accompagna la pubblicazione sul sito della circolare – accessibile solo agli associati – Assoreti cita la comunicazione della Banca d’Italia del 10 giugno 2013 sulla “raccolta di dati presso banche e gruppi bancari con attivo compreso tra 3,5 e 40 miliardi di euro”. Cioè? Breve premessa: con la comunicazione del 16 novembre 2012, la stessa Banca d’Italia ha fornito indicazioni su due raccolte di dati sulle remunerazioni presso banche e sim necessarie per dare attuazione alle linee guida emanate dalla European banking authority (Eba) ai sensi della direttiva 2010/76. La prima raccolta riguarda il cosiddetto esercizio di benchmarking (laddove il benchmarking in genere è il confronto tra i processi di una società e quelle che sono considerate le pratiche migliori del mercato, n.d.r.). La seconda concerne i dati sui cosiddetti high earners. Nella stessa occasione, la Banca d’Italia ha avviato una consultazione pubblica sulla scelta di estendere, per finalità nazionali, l’esercizio di benchmarking a un campione più ampio di banche a partire dal 2013. Parallelamente, a marzo l’Eba ha chiesto alle autorità nazionali di estendere la raccolta di dati sugli high earners anche al personale di succursali europee di banche extra-Ue.

COSA CAMBIA
– La recente comunicazione della Banca d’Italia interviene quindi su due livelli. Da un lato allarga l’esercizio di benchmarking alle banche e ai gruppi bancari con attivo compreso tra i 3,5 e i 40 miliardi di euro, mentre per le banche e per i gruppi bancari il cui attivo è maggiore di 40 miliardi rimangono fermi gli obblighi definiti nel paragrafo 2.1 della comunicazione di novembre. Inoltre, soddisfando la richiesta dell’Eba, la recente comunicazione estende la raccolta di dati sugli high earners al personale di succursali europee di banche extra-Ue. Per il personale delle banche e dei gruppi bancari già destinatari della comunicazione di novembre rimangono fermi gli obblighi previsti nel paragrafo 3. Per entrambe le raccolte di dati, infine, il documento di giugno individua le modalità di trasmissione delle informazioni alla Banca d’Italia, modalità che dovranno essere usate a partire da quest’anno.

COME FUNZIONALe banche e i gruppi bancari con attivo superiore a 3,5 e inferiore a 40 miliardi di euro (dati aggiornati alla fine dell’esercizio precedente a quello oggetto della rilevazione, n.d.r.) trasmettono alla Banca d’Italia entro il 31 agosto di ogni anno le informazioni relative ai compensi dell’anno precedente. Solo per la prima rilevazione, da inviare entro il 31 agosto 2013, le informazioni riguardano i compensi degli anni 2011 e 2012. Le note concernono anche le remunerazioni pagate in succursali e filiazioni insediate in altri Paesi dell’Ue e in Paesi terzi. Le società capogruppo trasmettono le informazioni a livello consolidato. Per quanto riguarda le filiazioni di banche comunitarie, le informazioni dovranno essere riferite alle società incluse nell’area di consolidamento del sotto-gruppo italiano (i dati sono richiesti anche se la casa madre estera invia le informazioni a livello consolidato alla rispettiva autorità di vigilanza, n.d.r.). Le succursali italiane di banche non appartenenti allo Spazio economico europeo trasmettono alla Banca d’Italia informazioni relative al personale la cui remunerazione totale è pari ad almeno un milione di euro su base annua (i cosiddetti high earners). L’invio avviene entro il 30 giugno di ogni anno e si riferisce ai compensi dell’anno precedente. Nel caso in cui nella succursale non siano presenti high earners va inviata una segnalazione “negativa”. Per entrambe le raccolte, le informazioni sono trasmesse alla Banca d’Italia tramite la piattaforma Infostat.

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