Banco Popolare, per Moody’s non vale più l’investimento

MOODY’S DECLASSA IL BANCO POPOLARE – Anche Moody’s, dopo S&P, ha tagliato il rating di Banco Popolare portandolo sotto il livello investment grade: a Ba3 da Baa3, con outlook negativo. Una decisione che l’istituto di credito ha formalmente contestato, giudicandola “manifestamente arbitraria e fondata su presupposti fattuali erronei e contraddittori”.

LE MOTIVAZIONI DEL DOWNGRADE – Il declassamento è legato ai timori relativi alla qualità del credito ed alle capacità della banca di mantenere un’adeguata dotazione di capitale dati gli scenari di mercato attuali. Secondo Moody’s il core Tier a fine marzo era 9,3%, un valore che lascia poco spazio per assorbire l’atteso deterioramento dello scenario economico.

CONDIZIONI DI FINANZIAMENTO INVARIATE – In ogni caso Banco Popolare, che anche Standard&Poor’s classifica tra gli emittenti speculativi, può continuare a ottenere le stesse condizioni di finanziamento da parte della Banca centrale europea grazie alla valutazione di Fitch, che mantiene invece l’investment grade.

IL COMMENTO DI INTERMONTE –
“Non ci aspettiamo impatti particolari sui depositi perché gli effetti negativi più forti ci sono già stati al momento del declassamento di S&P”, hanno commentato gli analisti di Intermonte. “Anche noi, come Moody’s, pensiamo che Banco Popolare debba riequilibrare la struttura finanziaria , ad esempio attraverso la conversione del bond convertibile”, hanno aggiunto gli espoerti, che sul titolo hanno una raccomandazione neutrale e un prezzo obiettivo di 1,05 euro.

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