Ora S&P se la prende con le banche italiane, giù il rating di nove istituti

DOWNGRADE PER NOVE BANCHE – Anche le banche italiane finiscono sotto la mannaia di Standard and Poor’s. Dopo il downgrade del giudizio sull’Italia, abbassato lo scorso 9 luglio da BBB+ a BBB (qui la notizia), l’agenzia di rating ha ridotto a BBB anche la valutazione a lungo termine nove istituti: UniCredit e la sua controllata UniCredit Leasing, Intesa Sanpaolo e le sue controllate Banca Imi e Banca Fideuram, Mediobanca, Cariparma, Bnl e l’Istituto del Credito Sportivo.

CREDIT WATCH NEGATIVO – Inoltre S&P ha messo in credit watch con implicazioni negative il rating fi lungo termine di Mediobanca, Bpm, Bper, Pop Vicenza, Banco Popolare, Credem, Veneto Banca, Ubi Banca, Popolare Alto Adige, MedioCredito Centrale, Iccrea Holding e Icpbi.

LE MOTIVAZIONI DI S&P
– L’agenzia americana, che ha posto sotto osservazione anche i rating di lungo e breve delle controllate UniCredit in Germania e Austria, ha spiegato che la decisione deriva dal fatto che il downgrade sovrano potrebbe aver avuto implicazioni negative sui rischi economici e di settori del sistema bancario italiano oltre che da fattori specifici legati al merito di credito degli istituti. Il creditwatch dovrebbe essere risolto nelle prossime settimane.

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