Il promotore si difende dalle accuse, la Consob non ci sta e lo sospende

SOSPENSIONE SANZIONATORIA – Si è difeso con le unghie e con i denti Franco Banzi, 65enne promotore finanziario dal 1995, accusato di non essersi comportato correttamente nei confronti di alcuni suoi clienti e alla fine sospeso in via sanzionatoria, per un periodo di quattro mesi, dall’Albo. La delibera che riferisce del provvedimento è della Consob ed è la numero 18551. Banzi, in realtà, era già stato sospeso dall’esercizio dell’attività di promotore finanziario per un periodo di sessanta giorni con la delibera 18293 del 25 luglio 2012. Una misura cautelare, in attesa di ulteriori chiarimenti. Il tutto ha avuto inizio da una nota del 4 aprile 2012 di FinecoBank, con la quale la società ha comunicato di avere assunto il provvedimento del recesso per giusta causa nei confronti del promotore finanziario “a seguito di quanto emerso da una verifica sull’operato del medesimo disposta su segnalazione da parte dell’ufficio risk management”, dopo aver ricevuto da alcuni clienti lamentele in merito all’investimento nel fondo Core Coupon effettuato tramite Banzi. Il quale aveva assicurato ai clienti che il rischio dell’investimento era basso e non medio, come espressamente previsto dal contratto.

LE DUE VERSIONI – Con la nota dell’11 maggio 2012, FinecoBank ha fatto seguito alla richiesta di dati e notizie formulata dalla divisione intermediari della Consob, fornendo ulteriori documentazione e notizie per l’accertamento delle irregolarità. Il promotore finanziario si è difeso dichiarando che “le affermazioni e i fatti riportati da FinecoBank alla Consob risultano non veritieri, non corretti e allusivi di circostanze mai provate”. Inoltre, il promotore finanziario ha evidenziato che dalla stessa documentazione prodotta dalla banca emerge che, tolti due clienti, tutti gli altri coinvolti nella verifica “hanno manifestato il totale e pieno soddisfacimento per l’opera del medesimo promotore finanziario, il quale viene definito preciso, puntuale e corretto nei rapporti con i clienti”. A riscontro di ciò, Banzi ha illustrato la sua carriera lavorativa specificando che, dopo aver ricoperto incarichi gestionali e manageriali di elevato livello, “da oltre 17 anni ha svolto in modo regolare e profittevole per i propri clienti l’attività professionale di promotore finanziario, senza aver mai ricevuto e/o dato origine a doglianze, lamentele e/o reclami da parte di clienti”.

LE VIOLAZIONI ACCERTATE – Alla fine, l’ufficio sanzioni amministrative della Consob ha ritenuto accertate le seguenti violazioni: acquisizione, anche mediante distrazione, della disponibilità di somme e valori di pertinenza di una cliente; elaborazione e consegna ad altri clienti di rendicontazioni non veritiere; svolgimento di un’attività “che si pone in grave contrasto con l’ordinato svolgimento dell’attività di promotore finanziario per conto di FinecoBank”. In sede difensiva, infatti, il promotore finanziario ha dichiarato tra l’altro di essersi limitato a segnalare ai clienti, che gli avevano manifestato l’intenzione di effettuare un investimento immobiliare, il nominativo di un altro cliente che gli aveva riferito di aver investito in un’operazione immobiliare particolarmente vantaggiosa, rimanendo estraneo ai successivi sviluppi della vicenda. In sostanza, ha riconosciuto di aver comunque contribuito all’individuazione, da parte dei clienti dell’intermediario per il quale operava, di possibili “forme d’investimento” diverse da quelle alla cui promozione era stato preposto dall’intermediario stesso. Gli elementi raccolti alla fine non sono sufficienti a radiarlo. Ed ecco che su di lui scatta la sospensione sanzionatoria per un periodo di quattro mesi.

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