Consob: Promotori, parlate adesso

VERIFICARE LA BUONA FEDE DEI CLIENTI – Cosa devono fare i promotori finanziari per verificare la buona fede dei clienti, in un’ottica di lotta senza quartiere al riciclaggio e al terrorismo? La Consob sottopone all’esame dei promotori stessi la bozza contenente le “disposizioni attuative in materia di adeguata verifica della clientela da parte dei pf, ai sensi dell’articolo 7, comma 2, del decreto legislativo numero 231 del 21 novembre 2007”.

UN DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE – E lo fa tramite un documento di consultazione pubblicato sul sito web istituzionale. Sul testo i promotori potranno far pervenire le loro osservazioni entro il 15 settembre all’indirizzo Consob, Divisione Strategie Regolamentari, via G. B. Martini 3, 00198, Roma (RM) oppure online tramite il Sipe-Sistema integrato per l’esterno.

UNA DISCIPLINA MINIMALE – Ma di che cosa si tratta? In pratica, d’intesa con la Banca d’Italia e l’Ivass, la Consob sarebbe orientata a deliberare che “i promotori assolvono gli obblighi di adeguata verifica della clientela stabiliti dal decreto legislativo 231/2007 e successive modifiche e dalle relative disposizioni attuative osservando le misure, le modalità e le procedure interne previste per il personale dall’intermediario per il quale prestano la loro attività”. Una disciplina “minimale”, insomma. La delibera, se tutto procede secondo i tempi della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e nel bollettino della Consob, entrerà in vigore il primo gennaio 2014.

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