Promotori, i primi passi di una generazione tecnologica

L’INNOVAZIONE 2.0 – Web 2.0. C’è chi sbandiera, anzi, servizi 3.0, in una società che grazie al progresso tecnologico somiglia sempre di più a quella del futuro. Ma, senza fare il passo più lungo della gamba, il mondo della promozione finanziaria si sta impegnando, e non poco, a sfruttare tutte le possibilità offerte dalle nuove applicazioni, anche se è ancora tanto il margine di miglioramento. Anche perché da questo dipende buona parte della crescita dell’intera industria del risparmio gestito nei prossimi anni. E lo sanno bene sia le principali reti italiane che gli stessi promotori finanziari, che cercano di non perdere il treno dell’innovazione.

EFFICIENZA E PUNTUALITA’ – “Sebbene l’azienda non ci fornisca un tablet, ci dà le applicazioni da installare su un iPad di nostra proprietà, oppure su uno acquistato in convenzione dalla banca. E con le app tutto il processo lavorativo è molto facilitato, sia per quanto riguarda la qualità che le tempistiche”, ha spiegato a BLUERATING un promotore finanziario di Banca Fideuram. Dello stesso parere è un altro professionista di Sanpaolo Invest: “Utilizziamo una piattaforma che si chiama Fideuram Mobile Solution (Fms). Mi permette di gestire a distanza i clienti con efficienza e puntualità e di poter effettuare eventuali operazioni quando ci incontriamo presso la sua abitazione o il suo ufficio”.

LA GAMMA DI SERVIZI – Lo stesso professionista ci riporta un esempio pratico di come avviene questa comunicazione a distanza. “Il cliente riceve la proposta, che gli ho inviato sul suo dispositivo online, e l’operazione viene effettuata solo dopo la conferma. Personalmente, il 90% delle operazioni le effettuo tramite tale piattaforma”. Anche Banca Mediolanum, da sempre molto attenta a queste novità tecnologiche, fornisce tutta una serie di servizi. “Intranet, tools, tv aziendale con trasmissioni periodiche e speciali con interventi delle case di investimento e del management, servizi di notifica sms, numeri dedicati per contattare direttamente la sede per risolvere eventuali problematiche e la piattaforma della Mediolanum Corporate University (Mcu) per tutto quanto concerne la formazione, che poi si completa con le ore di aula”, ha elencato un family banker della rete di Ennio Doris.

LE ALTRE RETI – E non sono da meno Banca Generali, FinecoBank e Azimut. “Abbiamo la Intrapad con contenuti informativi e multimediali di vario genere, oltre a tutte le news aziendali, le circolari, i dati di contesto, la rassegna stampa, le quotazioni delle principali valute e delle sicav, con grafici interattivi, e un’app con tutta l’informativa sulla situazione cliente”, ha spiegato un pf della rete di Pietro Giuliani.

VERSO LA FIRMA DIGITALE – Cosa c’è da migliorare, quindi? Sembra che la firma digitale sia il prossimo traguardo per quasi tutte le società. Ovviamente, lo scoglio più grande resta quella parte della clientela poco avvezza al mondo digitale. “La clientela private, spesso over 50”, ha evidenziato un altro pf di Azimut, “per ora è ancora abituata a un modo di lavorare più tradizionale, ma le evoluzioni oggi sono rapidissime ed è importante poter utilizzare tutti gli strumenti”. E non solo per i clienti ma anche per i promotori. “Siamo molto aggiornati in questo ambito”, ha detto un pf di FinecoBank. “Tutti i miei colleghi usano il tablet. Sono io che faccio fatica a volte a star dietro all’evoluzione di Fineco”.

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