DA BANCHIERE A CONSULENTE – “In questo bilancio ci sono circa 5 miliardi di derivati che, a mio avviso, non sono stati rappresentati per quello che sono. Non emergerebbe così una perdita, che noi calcoliamo tra l’1,5 e i 2 miliardi”. Così parlava all’assemblea di Mps di fine aprile, chiamata ad approvare il bilancio 2012, l’ingegner Giuseppe Bivona, consulente del Codacons ed ex manager di Goldman Sachs e Morgan Stanley, con un’esperienza anche in Lehman Brothers, secondo le dichiarazioni riferite dall’agenzia di stampa Asca. C’è il suo lavoro – pro bono, cioè gratis – dietro la battaglia del Codacons contro i 4 miliardi di aiuti di Stato a Mps. Una battaglia che ha portato, tra l’altro, alla “scoperta” della segnalazione della Consob alla magistratura contro gli attuali vertici della banca senese. Motivo: aver fornito informazioni “non veritiere o quantomeno omissive” in merito al finanziamento dell’operazione Antonveneta e alla presunta operazione in titoli di Stato (Btp) eseguita da Mps con Nomura (qui la notizia precedente).
LA SEGNALAZIONE DELLA CONSOB – In pratica, la Consob ritiene che anche nel 2012, quindi sotto l’attuale gestione, Banca Mps abbia omesso di fornire informazioni o le abbia fornite in modo non veritiero e fuorviante, in risposta all’autorità che indagava sul “Fresh” e sull’operazione “Alexandria” fatta con Nomura nel 2009. Da qui – stando anche alla ricostruzione dell’agenzia di stampa Reuters – la segnalazione alla Procura di Siena, nel febbraio di quest’anno, “di fatti aventi possibile rilevanza penale”. Alla luce di ciò, il Codacons – che promette di pubblicare sul suo sito i documenti di cui è venuta a conoscenza (sotto, la prima pagina della segnalazione della Consob, di cui BLUERATING ha potuto prendere visione) – ha chiesto all’Unione europea di “negare l’autorizzazione al prestito di 4 miliardi” tuttora in fase di valutazione a Bruxelles.
LA LETTERA DEL 22 AGOSTO – In una lettera del 22 agosto, sempre secondo la Reuters, il Codacons ha scritto al commissario alla Concorrenza Joaquin Almunia e al funzionario della Commissione europea Gert Jan Koopman per integrare con la segnalazione della Consob la documentazione con cui lo stesso Codacons ha appunto chiesto a Bruxelles di negare l’autorizzazione al prestito da 4 miliardi del Tesoro a Mps tramite la sottoscrizione dei Monti bond. “È una vicenda complessa, su cui c’è un’amplissima documentazione, ma alla fine i documenti della Consob dicono quello che il Codacons sostiene da tempo”, ha sintetizzato l’ingegner Bivona, contattato al telefono, a BLUERATING. Mps, per ora, non ha diffuso alcun commento sulle ultime rivelazioni.
Ecco la prima pagina della segnalazione della Consob alla Procura della Repubblica.