Promotori, la Consob ne radia uno che ha preso soldi da una cliente

PROMOTORE RADIATO – Ha preso soldi ai clienti e non ha detto il vero su alcuni prodotti finanziari: è stato così che Augusto Rizzo, classe 1974, promotore finanziario dal 2002, è stato radiato dall’Albo. Stando alla delibera 18614, con una nota del 16 febbraio 2012 Banca Mediolanum ha comunicato che una cliente del promotore finanziario, dopo aver ricevuto ed esaminato il cosiddetto “portafoglio prodotti” consegnatole dall’ufficio ispettorato nell’ambito delle verifiche periodiche sui componenti della rete di vendita, ha segnalato attraverso una telefonata del 30 gennaio di non riconoscere alcune operazioni effettuate con la carta bancomat tra il 2007 e il 2010 e addebitate sul suo conto corrente.

SENZA AUTORIZZAZIONE
– In più, ha riferito che queste operazioni le aveva effettuate il promotore finanziario senza la sua autorizzazione. Ma numerose operazioni risalenti al periodo citato lasciavano trasparire un’operatività “anomala”, sia in relazione all’età della signora sia perché la stessa causale era ricorrente anche in determinate operazioni bancarie addebitate – talune anche nelle stesse date – sul conto corrente intestato a Rizzo.

LE DICHIARAZIONI DEL PROMOTORE
– L’ufficio ispettorato di rete ha incontrato Rizzo il 3 febbraio 2012. Il promotore finanziario ha dichiarato: di aver disposto personalmente le operazioni effettuate con carta bancomat disconosciute dalla signora; di averle sottratto l’importo massimo di 40.000 euro; di averle rilasciato rendicontazioni riportanti valorizzazioni e movimentazioni non rispondenti al vero; di non aver sottratto somme di denaro ad altri clienti; di non aver mai apposto firme apocrife sui contratti di investimento e di disinvestimento conclusi dai suoi clienti, compresi quelli sottoscritti dalla signora.

IL RECLAMO DEI CLIENTI
– Con la lettera del 7 maggio 2012, Banca Mediolanum ha poi trasmesso alla Consob anche una copia del reclamo formalizzato da altri clienti il 15 febbraio 2012, tramite il quale gli stessi clienti hanno dichiarato di aver ricevuto dal promotore finanziario informazioni non veritiere sui costi delle operazioni d’investimento in alcuni fondi sottoscritti dai clienti. In particolare, hanno riferito di aver ricevuto rassicurazioni in merito alla circostanza che le commissioni di sottoscrizione sarebbero state mediamente pari allo 0,5% anziché pari all’1,79% dell’investimento come invece effettivamente applicato dalla banca. I clienti hanno allegato al reclamo una copia della corrispondenza scambiata via e-mail con il promotore finanziario.

LA RADIAZIONE
– La divisione intermediari, ufficio vigilanza promotori e consulenti finanziari, ha contestato al promotore finanziario di aver acquisito la disponibilità di somme e valori di pertinenza della cliente, di aver perfezionato operazioni non autorizzate dalla stessa cliente, di aver fornito ai clienti informazioni non veritiere in merito agli investimenti sottoscritti e di aver elaborato e consegnato alla prima cliente rendiconti riportanti informazioni non veritiere.Terminato il procedimento, per Rizzo è scattata la radiazione.

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