L’Abi disdetta il contratto dei bancari, sindacati sul piede di guerra

DISDETTA ANTICIPATA – L’Abi disdetta in anticipo il contratto collettivo nazionale dei bancari – circa 330mila  lavoratori in Italia – alla luce della crisi di redditività del settore. E i sindacati insorgono, preannunciando scioperi che potrebbero provocare disservizi non indifferenti per la clientela. La rottura è avvenuta questa mattina, quando l’Associazione bancaria italiana ha consegnato alle organizzazioni dei lavoratori la disdetta formale del contratto, dieci mesi prima della scadenza naturale di fine giugno 2014.

SINDACATI PRONTI ALLO SCIOPERO – “E’ stata consegnata ora la disdetta del contratto”, ha spiegato una fonte sindacale citata dall’agenzia di stampa Reuters. “I sindacati sono ora riuniti per decidere i tempi e le modalità di uno sciopero. Credo che verrà annunciato a breve”. La norma, ricorda l’Abi, prevede che la disdetta venga data “almeno sei mesi prima della scadenza” del contratto. La decisione di darla dieci mesi prima, spiega ancora l’associazione, è stata presa con “l’intento di anticipare le necessarie fasi di consultazione”. Questo forte anticipo però ha messo in allarme i sindacati, che temono una modifica del contratto.

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