Ior, la banca del Vaticano si conferma in utile

BILANCIO IN UTILE – Nel 2012 lo Ior, l’Istituto delle opere religiose noto anche come banca del Vaticano, ha registrato un utile netto di 86,6 milioni di euro, quadruplicando quello del 2011, a 20,3 milioni. Ciò, come si apprende da una nota ufficiale, gli ha consentito di apportare un contributo di 54,7 milioni al bilancio della Santa Sede e di destinare 31,9 milioni alla riserva rischi operativi generali. “La politica d’investimento dello Ior è pensata innanzitutto per garantire la sicurezza dei beni affidatici”, spiega il presidente Ernst von Freyberg. “La nostra attenzione si concentra su una gestione conservativa e su una bassa esposizione al rischio“.

COME INVESTE LO IOR
– L’istituto protegge i depositi e i beni patrimoniali dei suoi clienti investendo prevalentemente in titoli a tasso fisso, titoli di Stato e depositi a termine sul mercato interbancario. In media, meno del 6% degli attivi totali è investito in titoli azionari e in fondi gestiti esternamente. “Oltre a proteggere il patrimonio affidato al nostro istituto, la nostra missione è di rispondere alle esigenze dei nostri clienti offrendo loro, attraverso le nostre banche corrispondenti, servizi di pagamento rapidi, dedicati ed efficienti in termini di costi”, afferma Ernst von Freyberg. “Questo servizio globale è unico nel suo genere, considerate le dimensioni del nostro istituto, e riflette la portata mondiale delle attività missionarie e delle opere caritatevoli dei nostri clienti”.

LE SCELTE PER I CLIENTI – “Per i nostri clienti e lo Ior, il 2012 è stato un anno con ottimi risultati economici“, riassume il presidente. “Abbiamo approfittato prima di un alto livello dei tassi d’interesse sul nostro portafoglio titoli, in particolare all’inizio dell’anno, e poi dell’aumento del valore di mercato di questi titoli”, spiega. “Complessivamente, prevediamo che il 2013 sarà segnato da spese straordinarie legate al processo di riforma e di riorganizzazione in corso e dagli effetti prodotti dai tassi di interesse in aumento”, dichiara il presidente dello Ior. “Stiamo lavorando duramente per migliorare la governance e l’operatività dell’Istituto”, aggiunge.

LOTTA AL RICICLAGGIO – Al momento Promontory Financial Group sta eseguendo per conto dello Ior un esame di tutte le relazioni con i clienti e delle procedure attuate contro il riciclaggio di denaro. Allo stesso tempo, lo Ior sta traducendo in pratica provvedimenti idonei a migliorare le sue strutture e procedure. Questo processo è stato avviato a maggio e ci si aspetta che giunga al termine, per ampia parte, per la fine del 2013. Con la pubblicazione del nostro rapporto annuale manteniamo fede al nostro impegno di garantire la trasparenza delle nostre attività, rispondendo così alle legittime aspettative della Chiesa Cattolica, dei nostri clienti, delle autorità vaticane, delle nostre banche corrispondenti e del pubblico“.


Ecco il testo della prima relazione pubblica sul bilancio dello Ior.

 

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