La remunerazione variabile sta cambiando

ORIENTAMENTI ESMA – Il 3 giugno l’authority europea Esma ha adottato un nuovo documento dedicato agli orientamenti in tema di politiche e prassi retributive ai sensi della direttiva Mifid. È del primo ottobre la pubblicazione sul sito dell’Esma della traduzione del documento nelle lingue nazionali dei Paesi membri. BLUERATING ne ha parlato con Massimo Scolari, segretario generale di Ascosim e membro del consultative working group-investor protection & intermediaries standing committee dell’Esma (qui la notizia precedente), per capire meglio che cosa sta per cambiare.

Quali sono gli obiettivi che si propone l’Esma con questo documento?
Lo scopo degli orientamenti dell’Esma è promuovere adempimenti agli obblighi già vigenti in materia di conflitti di interesse e di comportamento in materia di retribuzioni da parte delle imprese di investimento con l’obiettivo di realizzare un corrispondente rafforzamento della protezione dell’investitore.

Chi sono i destinatari degli orientamenti?
I destinatari di questi orientamenti sono le imprese di investimento, inclusi gli istituti di credito quando prestano servizi di investimento, società di gestione degli Oicvm e gestori di fondi di investimento alternativi (Gefia) quando forniscono servizi di investimento relativi alla gestione individuale dei portafogli o dei servizi accessori. Inoltre Esma, destinando gli orientamenti anche alle autorità di vigilanza nazionali, si propone di promuovere una maggiore convergenza nell’interpretazione e negli approcci di vigilanza sul tema dei conflitti di interesse e delle regole di condotta previste dalla direttiva Mifid in materia di retribuzioni.

Quali sono le principali novità contenute negli orientamenti dell’Esma in materia di retribuzioni?
L’Esma esprime con chiarezza che, qualora le politiche e le prassi retributive delle imprese di investimento colleghino la retribuzione direttamente alla vendita di strumenti finanziari specifici o di una specifica categoria di strumenti finanziari, è improbabile che possano dimostrare la propria conformità agli obblighi in materia di comportamento o di conflitti di interesse ai sensi della direttiva Mifid. Nel valutare i risultati conseguiti al fine di determinare la retribuzione variabile, le imprese di investimento non dovranno considerare unicamente i volumi di vendita, poiché tale opzione potrebbe ingenerare conflitti di interesse ai danni del cliente.

Quali dovranno essere quindi i criteri per la determinazione della remunerazione variabile?
Nelle politiche e nelle prassi retributive si dovrebbero quindi definire criteri appropriati e utili alla valutazione dei risultati conseguiti. Tale valutazione si dovrà basare anche su criteri qualitativi al fine di incoraggiare i soggetti rilevanti a servire al meglio l’interesse del cliente, come per esempio la conformità ai requisiti in materia di regolamentazione e alle procedure interne, il trattamento equo dei clienti e la soddisfazione del cliente.

Quando entreranno in vigore nel nostro Paese?
Entro due mesi dalla data di pubblicazione delle traduzioni, le autorità nazionali competenti (Consob) dovranno notificare all’Esma la propria conformità o la propria intenzione di conformarsi agli orientamenti. Gli orientamenti Esma entreranno quindi in vigore dopo sessanta giorni dalla notifica di conformità da parte delle autorità nazionali.

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