Promotori, la Consob annuncia una radiazione dall’Albo

RADIATO MAURO RIGONI – E’ arrivato il provvedimento di radiazione per il promotore finaziario Mauro Rigoni, già sospeso in via cautelare dall’albo di categoria a novembre dello scorso anno per aver acquisito somme di denaro della clientela – per un totale di diverse centinaia di migliaia di euro – anche mediante distrazione a favore di terzi (qui la notizia).

LA SEGNALAZIONE DI BANCA FIDEURAM – A segnalare alla Consob le condotte illecite del promotore era stata Banca Fideuram, che nella primavera del 2012 aveva comunicato il recesso per giusta causa dal contratto di agenzia con Rigoni. Successivamente il Banco Popolare SC, capogruppo della Banca Popolare di Novara, ha confermato che alcuni degli assegni oggetto di contestazione, presentati nelle sue filiali per l’incasso, sono stati versati su un conto corrente intestato proprio a Rigoni. Lo stesso promotore, ascoltato dall’Audit di Banca Fideuram, ha ammesso poi di aver acquisito i soldi di diversi clienti.

LE CONTESTAZIONI – Concluse le verifiche di rito, la Consob ha contestato a Rigoni di aver acquisito, anche mediante distrazione, la disponibilità di somme di pertinenza dei clienti, ma anche di aver contraffatto la firma della clientela;  comunicato informazioni non rispondenti al vero e omesso di trasmettere all’intermediario operazioni di investimento richieste dai clienti. Il promotore non ha presentato deduzioni difensive né istanza di accesso agli atti del procedimento sanzionatorio.

GLI ACCERTAMENTI – Esaminati gli esiti dell’istruttoria e la documentazione acquisita, l’Ufficio Sanzioni Amministrative della Consob ha ritenuto le contestazioni formulate a carico di Rigoni “pienamente accertate” e ha evideziato che “l’entità delle somme acquisite, le modalità fraudolente con cui le condotte illecite sono state poste in essere, la pluralità dei clienti coinvolti costituiscono circostanze particolarmente aggravanti e tali da compromettere radicalmente l’affidabilità del promotore nei confronti della clientela e dei potenziali investitori”. Di qui la decisione di radiarlo dall’Albo con delibera n. 18667.

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