Banca Mps, ancora perdite nel terzo trimestre

SEGNO MENOBanca Mps ha chiuso il terzo trimestre del 2013 con una perdita netta di 138,3 milioni che porta il rosso dei primi nove mesi a 518,3 milioni. La perdita del trimestre è meno pesante del consensus di 11 analisti che, nella mediana delle stime, si attendevano una perdita di 155 milioni. La perdita include interessi sui 4,07 miliardi di Monti bond per 77 milioni nel trimestre, che ammontano a 238 milioni nei primi 9 mesi. “I dati del trimestre danno ulteriore confidenza sul fatto che la banca ha imboccato un percorso di riequilibrio della struttura patrimoniale finanziaria e per il recupero di una redditività sostenibile che costituiscono le linee guida del piano” di ristrutturazione inviato a Bruxelles nei giorni scorsi, ha spiegato l’a.d. Fabrizio Viola illustrando i risultati agli analisti.

EFFETTO POSITIVO DA TAGLIO BCE
– Nel corso della conference il cfo Bernardo Mingrone ha sottolineato l’effetto positivo del taglio di un quarto di punto del tasso di riferimento della Bce, dicendo che questo ha un effetto positivo nel ridurre il costo del funding sull’Ltro, stimabile in circa 70 milioni di euro. Viola sottolinea che “con il 30 settembre è stato raggiunto l’obiettivo di chiusura delle 400 filiali previste, con due anni di anticipo sul piano” e che per quanto riguarda la riduzione del personale, che il piano concordato con Bruxelles fissa a 8.000 unità al 2017, “una volta finalizzata l’operazione sul back office, il totale sarà vicino a 4 mila unità e saremo circa al 50% dell’obiettivo concordato con l’Unione europea”. Mps, secondo la nota diffusa dopo il cda, ha rettificato crediti nei primi nove mesi per circa 1,54 miliardi.

I NUMERI DELLA BANCA – Nel terzo trimestre le rettifiche su crediti sono state pari a 511 milioni di euro in leggero calo rispetto al trimestre precedente quando erano state apportate rettifiche per 544,8 milioni di euro. Un anno fa la perdita della terza banca italiana alla fine di settembre era stata di circa 1,6 miliardi. Alla fine di settembre, dice una nota della banca senese, il Core Tier 1, inclusi i cosidetti Monti bond, è salito marginalmente all’11,1% dal 11% registrato a fine giugno. Le attività ponderate per il rischio (Rwa) sono calate di 3,5 miliardi.Il margine di interesse è salito del 4,1% sul secondo trimestre e si è attestato nei primi 9 mesi a 1,590 miliardi, grazie al contributo per circa 507 milioni di euro nel terzo trimestre. Mps aspetta il via libera di Bruxelles per un piano di ristrutturazione con cui mira a restituIre entro il 2014 fino a 3 miliardi dei 4,07 ricevuti dal Tesoro come prestito oneroso, attraverso la sottoscrizione dei cosiddetti Monti bond. Il piano prevede un aumento di capitale, finora annunciato per 2,5 miliardi, che potrebbe salire fino a 3 miliardi, secondo indiscrezioni di stampa non smentite. Viola non ha potuto dare dettagli su modalità e tempi dell’aumento ma si è limitato ad osservare che la banca “ha un impegno che verrà confermato dal processo in cui siamo impegnati” per fare entro il 2014 “un aumento da 2,5 miliardi e di rimborsare 3 miliardi di nuovi strumenti finanziari (Nsf, cioè i Monti bond)”. Viola, ricordando il regolamento dell’emissione ha detto che “nella misura in cui questo non dovesse avvenire, è prevista la conversione dei Nsf”. Quanto al timing, “chiaramente chi ha consuetudine e conoscenza dei meccanismo dei mercati finanziari può condividere il fatto che in questo scenario esistono tre finestre teoriche per lanciare l’aumento”, ha detto Viola, elencando la prima “all’inizio dell’anno” con l’utilizzo dei dati del terzo trimestre “poi a giugno con i dati di bilancio e la terza “che direi più teorica” con i dati al 30 settembre. Viola ha chiarito che, questa ultima opzione è teorica “perchè con termine fissato entro il 2014 per l’aumento più passa tempo è più difficile”.

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