Risparmio tradito, un promotore finanziario finisce a processo

PROCESSO A GENNAIO – Un promotore finanziario accusato di appropriazione indebita aggravata ha messo nei pasticci pure la sua banca. Lo scrive il quotidiano Il Giorno, edizione di Cremona. La società riesce però a sfilarsi dal processo civile individuando un accordo con la vittima, mentre il promotore finanziario, ormai ex secondo il quotidiano, dovrà affrontare un processo che si celebrerà a gennaio. I fatti hanno inizio nel 2000, quando una donna che oggi ha 77 anni conosce il promotore finanziario, oggi 61enne. L’uomo le propone degli investimenti, che la donna accetta. Tutto fila liscio fino al 2009 quando, riferisce Il Giorno, l’uomo convince la cliente a fornirgli i codici di accesso al conto corrente per – dice – operare a suo favore.

APPROPRIAZIONE INDEBITA
– Nel momento in cui però la cliente ha bisogno di prelevare dei soldi per comprarsi un’automobile, si accorge che sul suo conto corrente, al posto dei 14mila euro che era convinta di trovare, non c’è più nulla. Le indagini fanno presto luce sulla vicenda e mettono alle strette il promotore finanziario, che confessa l’appropriazione e si giustifica adducendo difficoltà finanziarie dovute al periodo di grave contingenza. A questo punto interviene, a favore della vittima, un avvocato. Che chiama in causa la banca del promotore finanziario e ottiene 10mila euro, rinunciando alla causa civile. Per quanto riguarda il procedimento nei confronti del promotore finanziario per presunta appropriazione indebita, si andrà in aula il 16 gennaio.

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