Banque J. Safra Sarasin e Sal. Oppenheim: a volte ritornano

TORNANO IN ITALIA – Torneranno a fare business in Italia due banche straniere dal nome prestigioso che avevano già operato, con alterne fortune, nel nostro Paese. Sono la Banque J. Safra Sarasin basata in Lussemburgo e la tedesca Sal. Oppenheim Jr & Cie Ag. Entrambe, infatti, hanno notificato alla Banca d’Italia l’intenzione di prestare servizi nel territorio nazionale su base transfrontaliera. I servizi di Banque J. Safra Sarasin Luxembourg saranno: raccolta depositi, prestiti, leasing finanziario, servizi di pagamento, emissione e gestione di mezzi di pagamento, rilascio garanzie e impegni di firma, operazioni in strumenti del mercato monetario, cambi, strumenti finanziari a termine e opzioni, contratti su tassi di cambio e valori mobiliari, gestioni patrimoniali, custodia e amministrazione.

I DETTAGLI – Sal. Oppenheim Jr. & Cie si occuperà invece di raccolta depositi, prestiti, servizi di pagamento, operazioni in strumenti del mercato monetario, cambi, strumenti finanziari a termine e opzioni, contratti su tassi di cambio e d’interesse e in valori mobiliari, gestioni patrimoniali, custodia e amministrazione e locazione di cassette di sicurezza. Banque J. Safra Sarasin Luxembourg è il risultato dell’acquisizione della banca svizzera Sarasin da parte del gruppo Safra, che fa capo all’omonima famiglia di banchieri ebrei sefarditi: il più noto esponente dei Safra è stato Edmond Jacob, fondatore della Republic National Bank, morto in tragico incidente a Montecarlo nel 1999.  Sal. Oppenheim Jr & Cie è invece il gruppo bancario tedesco controllato da Deutsche Bank, che lo rilevò per un miliardo di euro nel 2009, quando era entrato in grosse difficoltà a causa della bancarotta di Arcandor. Per comprare Sal. Oppenheim era anche scesa in campo Mediobanca, dopo che la banca tedesca era entrata addirittura nel patto di sindacato di Piazzetta Cuccia, andando a rilevare l’1,71% del capitale messo in vendita da UniCredit. Oggi la banca tedesca, attiva soprattutto nel private banking, gestisce 139 miliardi di euro di asset con 3.800 dipendenti.

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