Promotori, Rabitti Bedogni (Apf): la consulenza è un’unica grande famiglia

PROMOTORI E CONSULENTI – Il futuro comune dei promotori e dei consulenti finanziari e la centralità della loro formazione sono stati i temi della seconda sessione del quarto Forum internazionale della consulenza e dell’educazione finanziaria, promosso da Milano Finanza, Progetica e Uni e ospitato da Borsa Italiana mercoledì 4 dicembre a Milano. Con una presenza da evidenziare: quella di Carla Rabitti Bedogni, al suo primo intervento pubblico in qualità di presidente di Apf, l’Organismo incaricato della tenuta dell’Albo dei promotori finanziari (qui la notizia precedente). Insieme a Rabitti Bedogni sul palco dell’ex sala delle contrattazioni sono saliti Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti e vice presidente di Apf, Germana Martano, direttore generale di Anasf, Sergio Boido, presidente di Efpa Italia, e Federico Luchetti, direttore generale dell’Organismo degli agenti e dei mediatori (Oam).

CONSULENZA E FORMAZIONE
– “La consulenza deve procedere di pari passo con la formazione”, ha detto Rabitti Bedogni, “e deve tendere a far sì che l’investitore faccia scelte consapevoli. Il consulente è chiamato a fornire spiegazioni ma anche a percepire i bisogni del consumatore. Dal Tuf in poi le autorità hanno fatto notevoli sforzi nel senso dell’educazione finanziaria, anche Consob se n’è interessata”. Ma è una responsabilità di cui si deve fare carico anche lo stesso risparmiatore, che va sì tutelato ma che non può sottrarsi al dovere di sapere e capire. Le associazioni di settore – Abi, Assoreti, Anasf, lo stesso Organismo Apf – devono dal canto loro avere fra le priorità la formazione professionale di chi poi offrirà consulenza.

NON SOLO PER ETICHETTA
– In questo senso, Rabitti Bedogni ha ricordato che da gennaio tutti i candidati all’esame per l’iscrizione all’Albo dei promotori finanziari avranno diritto all’accesso gratuito alla piattaforma di e-learning (vai qui per la notizia precedente). Sul futuro comune di promotori e consulenti, Rabitti Bedogni ha richiamato quello che ha tenuto a sottolineare il suo vice presidente presso Apf. “Come ha detto Tofanelli, la consulenza è una grande famiglia dentro cui si diversificheranno le diverse attività”. Tofanelli e Martano hanno insistito sul cambio di denominazione da “promotore” a “consulente finanziario”. Che non è solo una questione di forma. “Non può non essere la stessa attività, quella del promotore e quella del consulente”, ha dichiarato Tofanelli, facendo notare che per la legge si tratta di fatto già della stessa attività. “Basta con questo refuso storico-normativo. De iure è già così, va solo cambiata la denominazione”. Definire i servizi della consulenza deve essere in cima all’agenda del 2014 e sarà un riconoscimento importante pure nei confronti della clientela. Non solo etichetta, insomma.

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