Promotore in rosa: noi donne sappiamo ascoltare molto di più

VANIA FRANCESCHELLI – Questo mese BLUERATING, per dar voce a una categoria in continua crescita ha voluto sentire Vania Franceschelli (nella foto), promotrice di Allianz Bank, per capire com’è lavorare in una realtà in cui la maggior parte dei colleghi è di sesso maschile.

Quali sono le principali differenze tra il modo di fare promozione al maschile e quello al femminile?
Le differenze nel fare questa attivita’ non le vedrei come differenze tra uomo e donna, ma come differenze tra persone che interpretano in maniera diversa la consulenza finanziaria. Certo non dobbiamo nascondere il fatto che le donne, in generale, sono più pazienti, metodiche e dedicano all’ascolto delle problematiche delle persone più tempo.

Come ha scelto di intraprendere questa professione sapendo che avrebbe lavorato in un mondo frequentato perlopiù da maschi?
Quando ho deciso di cambiare la mia vita passando da un lavoro da dipendente in banca ad una libera professione, sinceramente non conoscevo in maniera così approfondita il mondo dei promotori e non mi ero posta nemmeno il problema. Ho cercato un’attività in cui sarei potuta crescere, un’attività che avrei potuto gestire personalmente e i cui risultati sarebbero arrivati se mi fossi impegnata con costanza. Quando ho sostenuto l’esame, essendo autodidatta, mi sono sentita molto una marziana e solo in quella sede ho capito che avrei avuto colleghi perlopiù uomini, in quanto c’erano pochissime donne presenti. La cosa, comunque, non mi ha minimamente preoccupato. Sono una forte sostenitrice della meritocrazia, che ritengo non abbia sesso.

Ritiene che aumenteranno le promotrici donna?
Magari! In più riprese ho affermato e affermerò che questa è una professione anche per donne che hanno famiglia. Certo, riuscire a conciliare tutto, è da equilibriste, ma nella vita occorre imparare a mediare tra lavoro e vita privata.

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