Mps si accorda con Deutsche Bank sull’operazione Santorini

ACCORDO TRANSATTIVO Banca Monte dei Paschi di Siena e Deutsche Bank hanno stipulato un accordo transattivo sulla chiusura anticipata dell’operazione di finanza strutturata “Santorini“, che comporterà un impatto negativo una tantum di 194 milioni sul conto economico del 2013 dell’istituto senese. Mps prevede inoltre un impatto positivo sul margine di interesse prospettico di 33 milioni all’anno dal 2014 in poi e un beneficio patrimoniale sui coefficienti Basilea 3 di 25 punti base. L’accordo  chiude anche la vertenza legale tra i due istituti.
 
221 MILIONI DI EURO – Nel contesto della chiusura di queste operazioni, precisa Mps, è stata definita in via transattiva la pretesa risarcitoria che nel marzo 2013 la banca senese ha azionato nei confronti del gruppo tedesco. Sulla base dei calcoli effettuati da Mps, la chiusura anticipata avrebbe comportato un esborso di 746 milioni di euro (pari al mark to market della posizione complessiva rappresentata da Btp, Long Term Repo ed Interst Rate Swap). All’esito della transazione l’esborso effettivo a carico di Mps si è ridotto invece a 525 milioni. Conseguentemente per Mps il beneficio economico ammonta a 221 milioni.
 
LA CITAZIONE –
A fronte della chiusura dell’operazione, Mps ha transatto le pretese risarcitorie azionate limitatamente alla quota interna di responsabilità di Deutsche Bank, ferma e impregiudicata l’azione sociale di responsabilità nei confronti dell’ex direttore generale, salva ogni altra pretesa di Banca Mps nei confronti di ulteriori soggetti corresponsabili con riferimento all’operazione “Santorini”. Nella citazione, presidente e amministratore delegato di Mps, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, sostenevano che Deutsche Bank e Nomura, in concorso con gli ex vertici Giuseppe Mussari e Antonio Vigni, avrebbero contribuito a realizzare un contratto che aveva una finalità in frode alla legge. Le perdite furono mascherate, in violazione dei principi contabili, spalmandole nel tempo attraverso la sostituzione con 5 miliardi di Btp trentennali (fino al 2034) sottoscritti con pronti contro termine e swap sui tassi. Le operazioni nel mirino sono quelle per le quali Mps lo scorso 6 febbraio ha deciso di appostare nel bilancio 2012 perdite lorde a patrimonio per 730 milioni: in particolare 273,5 milioni fanno riferimento all’operazione Alexandria, 305,2 milioni a Santorini.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!