Le banche italiane prestano ma in pochi restituiscono. Chi rischia di più? Intesa, UniCredit e Mps

IN ITALIA RECORD DI NON PERFORMIN LOAN – L’Italia rappresenta uno dei maggiori mercati europei di Non Performing Loan (Npl), con una dimensione di 243 miliardi di euro e con uno dei peggiori rapporti di copertura del rischio, pari ad una media del 38,4%. Ad affermarlo è un recente studio di Ubs, ripreso da Federconsumatori. Quanto al coverage ratio, ossia la quantità di riserve utili a coprire i non performing loan, il Belpaese è superato solo dalla Spagna con il 37,4%. 

A UNICREDIT E BANCA INTESA LA QUOTA MAGGIORE – Lo studio prende poi in esame i singoli istituti di credito italiani: la parte più consistente dei 243 miliardi di crediti scaduti, ristrutturati, incagliati o girati a sofferenza è riconducibile a UniCredit con 55,9 miliardi di euro (pari al 23%). Seguono Banca Intesa Sanpaolo con 48,6 miliardi (20%) e Mps con 29,3 miliardi (12%). Al quarto posto c’è Banco Popolare con 17 miliardi (7%); al quinto Ubi Banca con 12,2 miliardi (5%) e al sesto Banco Popolare dell’Emilia Romagna con 7,3 miliardi (3%). Il restante 30% è suffiviso tra le altre banche minori. Il risultato, scrive Ubs, è un impatto negativo sulla percezione del rischio e i livelli di valutazione.

RAPPORTO CREDITI NPL/CORE TIER 1 – Per quanto riguarda invece il rapporto tra crediti Npl e Core Tier 1, principale indicatore patrimoniale delle banche, Banco Popolare ha il record negativo con l’87,7% seguito da Bpm con l’82,6% e da Carige, che si piazza al terzo posto con il 72,6%: i crediti deteriorati di queste tre banche, scrive Adusbef citando lo studio di Ubs, “hanno mangiato l’intero patrimonio”. Seguono Bper con il 61,7%; UniCredit con il 44,3%; Ubi Banca col 43% e Intesa San Paolo con il 37,8%.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!