Banche, limiti alle attività speculative per 30 istituti europei

TRENTA BANCHE TOO BIG TO FAIL – Una trentina di banche europee – quelle considerate “too big to fail” -  potrebbero veder scattare la proibizione di effettuare operazioni di trading per conseguire profitti “per proprio conto” senza alcun legame con l’attività dei clienti o l’attività di copertura dei rischi. Lo hanno indicato fonti Ue confermando quanto pubblicato dal Financial Times sulla proposta che la Commissione europea dovrebbe presentare entro la fine di gennaio. Secondo fonti comunitarie, scrive l’agenzia di stampa Radiocor, la proposta che l’esecutivo Ue si appresta a discutere è ancora soggetta a qualche cambiamento, ma la sostanza di quanto emerso finora dovrebbe essere confermata.

I DETTAGLI DELLA PROPOSTA
– Secondo quanto emerso, saranno i supervisori bancari a decidere se certe attività di trading creano rischi sistemici per cui devono essere separate dal resto dell’attività bancaria: l’Autorità bancaria europea (Eba) fornirà le indicazioni tecniche la valutazione. L’eventuale separazione, che sarà decisa al termine di un percorso predeterminato, potrà riguardare l’attività di ‘market making’, di acquisto o vendita di derivati che sarebbero trasferite in una entità separata con un patrimonio separato. In tal caso la banca potrà continuare a vendere derivati standardizzati per coprire il rischio a gruppi assicurativi, società non finanziarie, fondi pensione con una esposizione che avrà dei limiti stabiliti dalla Commissione europea.

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