Mansi (Fondazione Mps): alla banca serve un socio strategico

UN SOCIO STRATEGICO PER MPS – Superato il momento di tensione con Banca Monte dei Paschi di Siena sull’aumento di capitale, ora la Fondazione Mps vuole concentrarsi esclusivamente sulla propria messa in sicurezza e sulla vendita della partecipazione detenuta nell’istituto senese. Parola di Antonella Mansi, presidente della Fondazione Mps, che in un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa ha spiegato che l’acquirente ideale della quota in vendita sarebbe “un socio strategico”, in grado di dare “stabilità all’azionariato e alla banca”.

LA CESSIONE DELLA QUOTA – L’ente senese, che ad oggi detiene il 33,5% della banca e che deve ripagare circa 340 milioni di euro di debiti, non ha ancora deciso quanto venderà: “la nostra premessa è la messa in sicurezza dell’ente”, ha spiegato Mansi. “Non c’è una quota che ci siamo prefissi. Se all’interno di questo processo riusciremo a mantenere una quota di Monte dei Paschi ben venga, ma questo sarà possibile solo quando la Fondazione potrà tornare a camminare sulle sue gambe. Per il territorio la Fondazione ha un valore che prescindedeal suo legame con la banca e questo valore è quello che dobbiamo difendere”.

IL RAPPORTO CON I VERTICI DELLA BANCA – Quanto infine ai rapporti con i vertici di Mps, Mansi ha assicurato che “il passaggio sull’aumento di capitale, nonostante quanto è stato scritto, non è mai stato un atto di sfiducia verso i manager”. A volte “per forza di cose gli interessi divergono, ma con Alessandro Profumo e Fabrizio Viola non ho mai avuto difficoltà personali” e la loro decisione di restare al loro posto “va nella direzione degli auspici della Fondazione”.

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