UTILE 2013 TRA 145 E 160 MILIONI – Azimut Holding stima di aver chiuso il 2013 con un utile netto tra i 145 e i 160 milioni di euro, nella parte alta della forchetta già annunciata, e con una posizione finanziaria netta superiore a 300 milioni di euro. Lo ha comunicato lo stesso gruppo sulla base dei primi dati di sintesi dell’attività. Intanto, nei primi 15 giorni di gennaio 2014, la raccolta ha già superato i 280 milioni di euro.
LE AZIONI AZIMUT – Le azioni sindacate nel patto rappresentano ad oggi circa il 20,4% del capitale, in calo rispetto agli anni passati principalmente per via di alcuni partner storici che hanno raggiunto il 65° anno di età, soglia oltre la quale le azioni contenute nel patto non sono più vincolate, e di coloro che, nel corso del 2013, hanno colto la possibilità offerta dai mercati finanziari sostanzialmente positivi per vendere parte delle azioni non vincolate. Azimut ricorda comunque che con l’emissione di strumenti partecipativi, i promotori, dipendenti e manager del gruppo hanno la possibilità di incrementare il numero di azioni possedute nel patto di sindacato Azimut Holding, andando nei prossimi anni a bilanciare il normale calo fisiologico.
IL COMMENTO DI GIULIANI - “Siamo molto soddisfatti del modo in cui abbiamo concluso il 2013, con un utile che si avvicina al miglior risultato di sempre, una raccolta record nella nostra storia superiore ai 3,2 miliardi, un patrimonio complessivo a 24 miliardi, e di come è iniziato il nuovo anno con un raccolta che nei primi quindici giorni di gennaio ha superato i 280 milioni di euro”, ha commentato Pietro Giuliani, presidente e ceo del gruppo. “Tutti noi siamo già proiettati al 2014, all’obiettivo dei 27 miliardi di patrimonio complessivo da raggiungere entro la fine dell’anno così come annunciato quattro anni fa, e ai prossimi obiettivi da raggiungere anche attraverso la focalizzazione sugli imprenditori che si concretizza con i nuovi servizi legati alla piattaforma di Libera Impresa”.