Intesa Sanpaolo sale sulle voci di una possibile bad bank

INTESA SANPAOLO IN LUCE SUL BLUEINDEX – Il riemergere di prese di profitto nel corso della giornata di venerdì sui principali listini azionari sviluppati penalizza il Blueindex, col 90% dei componenti che chiudono in rosso mentre solo in 4 riescono a terminare la seduta in rialzo. Meglio di tutti fa Intesa Sanpaolo (+2,66% a 2,01 euro), anche stamane in evidenza a Piazza Affari dove oscilla a 2,022 euro per azione con oltre 80 milioni di azioni già scambiate.

SI GUARDA A POSSIBILE BAD BANK
– A dare ulteriore sostegno alle quotazioni dell’istituto milanese sono le indiscrezioni, rilanciate dal britannico Financial Times, circa la possibile creazione di una “bad bank” interna a cui girare una parte consistente dei crediti problematici (a fine settembre pari a circa 55 miliardi lordi ovvero poco meno di 31 miliardi netti), ipotesi che potrebbe trovare conferma nel prossimo piano industriale che l’amministratore delegato Carlo Messina presenterà ufficialmente il 28 marzo e che sembra piacere agli analisti anche perché su tale strada si sono già mosse in questi anni Irlanda e Spagna con risultati nel complesso apprezzabili.

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