CONSULENTIA 2014 – Tutte le banche finite sotto l’esame della Bocconi

DUE APPROCCI DIVERSI – Banche e reti impostano la loro attività su modelli di business differenti e il valore aggiunto nei servizi erogati al risparmiatore discende da elementi specifici dei due approcci: è questa una delle evidenze emerse dall’indagine che Anasf ha commissionato all’Università Bocconi, presentata in occasione del convegno inaugurale di Consulentia 2014 – Professionisti in Capitale, a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica (qui la notizia). Paola Musile Tanzi, docente della Sda Bocconi e professore dell’Università degli Studi di Perugia, ha spiegato nel dettaglio la ricerca, condotta – come spiega la stessa Anasf in una nota ufficiale di riepilogo – anche attraverso un confronto normativo a livello europeo del servizio di consulenza finanziaria con focus anche sulla revisione della Mifid, tramite una comparazione dei bilanci 2006-2012 di un campione rappresentativo domestico di banche reti, banche tradizionali e gruppi bancari (a destra, tutti i nomi).

AL SERVIZIO DEL RISPARMIO – “La prolungata crisi finanziaria globale nata dagli eventi del 2007 e del 2008”, ha commentato Maurizio Bufi, presidente di Anasf, “ha reso necessario un ripensamento dei modelli di business nel settore dei servizi finanziari, sia a livello internazionale sia a livello domestico. L’esigenza è quella di riportare il settore finanziario al servizio delle famiglie e delle imprese, e di contrastare quei comportamenti dell’industria finanziaria in generale che tendono solo ad accrescerne i profitti a scapito della sua stessa stabilità, minando la salvaguardia delle tutele dei risparmiatori che è presidio irrinunciabile per lo sviluppo di un mercato finanziario efficiente e competitivo”. Se ne riparla di sicuro venerdì 7 febbraio, secondo e ultimo giorno di questa prima edizione di Consulentia 2014.

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