Sottrae più di 300mila euro a una cliente: la Consob lo radia

HA MESSO LE MANI SUI SOLDI DI UNA CLIENTE – Ha acquisito somme di una cliente tramite prelievi non autorizzati sui suoi conti e contraffacendone la firma: dopo tutte le verifiche del caso, la Consob ha stabilito, con delibera 18739, la radiazione di Alberto Asti dall’Albo dei promotori finanziari. Nato in provincia di Milano nel 1958, Asti era già stato sospeso con delibera 18425 del 21 dicembre 2012, notificatagli il 2 gennaio 2013, per sessanta giorni. La vicenda ha preso il via da una nota del 22 ottobre 2012, con la quale Banca Generali ha comunicato alla Consob di aver risolto per giusta causa il contratto di agenzia con Asti dopo aver ricevuto da una cliente – di cui la delibera omette il nome – dichiarazioni nelle quali la donna “ha disconosciuto 15 operazioni di bonifico disposte, tramite moduli cartacei, tra il gennaio 2011 e il settembre 2012 per l’importo di 309.000 euro in addebito del conto corrente a lei intestato a favore di un altro cliente di Asti, ha disconosciuto tutte le disposizioni di disinvestimento in strumenti finanziari impartite nelle date prossime ai bonifici sopra richiamati” e “ha richiesto il blocco operativo del conto corrente e del deposito titoli alla stessa intestati, la restituzione delle somme indebitamente sottratte dal promotore e copia della documentazione cartacea relativa alle operazioni”.

IL GIALLO DEL TERZO UOMO – La banca ha anche trasmesso l’e-mail inviata dal district manager di Asti all’area manager, con cui il primo ha comunicato di aver incontrato il 12 ottobre 2012 lo stesso promotore, il quale avrebbe dichiarato quanto segue: di aver sottratto alla signora circa 300.000 euro, bonificati a favore di un proprio conto corrente acceso presso Intesa Sanpaolo, cointestato con un uomo di cui la delibera omette il nome; di aver utilizzato questo importo, tra l’altro, per sostenere spese personali; di aver posto in essere queste irregolarità solo nei confronti della signora; di volersi impegnare a restituire alla cliente l’intero importo oggetto di appropriazione. In seguito è emerso che il promotore ha iniziato ad appropriarsi delle somme appartenenti alla signora nel gennaio del 2011, che ha utilizzato l’importo sottratto sia per far fronte a debiti personali sia per aiutare economicamente un uomo di cui la delibera omette il nome e che “il signore” – presumibilmente lo stesso – “è estraneo alle irregolarità poste in essere dal promotore”. Alla luce delle risultanze istruttorie, è scattata la radiazione dall’Albo.

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