Opera in contrasto con il suo ruolo di promotore: sospeso per quattro mesi dall’Albo

STEFANO NICOLINIStefano Nicolini, iscritto all’albo unico dei promotori finanziari dal 1992, è stato sospeso dall’attività in via sanzionatoria per quattro mesi con delibera n. 18684. Il motivo? Ha esercitato un’attività che si pone in grave contrasto con l’ordinato svolgimento dell’attività di promotore finanziario per conto di Credito Emiliano, per cui Nicolini lavorava. A segnalarlo alla Consob è stato proprio il Credem, che ha comunicato di aver revocato per giusta causa il rapporto di agenzia intrattenuto con il promotore nel mese di novembre 2011, in ragione della gravità delle irregolarità riscontrate a carico di Nicolini nello svolgimento dell’attività di offerta fuori sede.

COME SONO ANDATE LE COSE – Dalla documentazione inviata alla Commissione è emerso in particolare che Nicolini ha raccolto da numerosi suoi clienti disposizioni di bonifico in favore delle società Top Access Limited e Magnolia s.r.l., collegate tra loro per via di un accordo di joint venture e alle quali lo stesso promotore è risultato indirettamente collegato tramite la società Fiberglass s.r.l., di cui era amministratore unico.

LA DECISIONE DELLA CONSOB – Alla luce dei fatti, la Consob ha deciso di sospendere il promotore in via sanzionatoria per quattro mesi: la condotta di Nicolini infatti, si legge nella delibera, “non è connotata da circostanze tali da rendere applicabile la sanzione immediatamente superiore a quella normativamente prevista, considerata l’assenza di danni accertati in atti nei confronti dei clienti, ma sia comunque grave ai fini dell’applicazione della durata massima di sospensione prevista” dal regolamento.

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