Un pf si appropria dei soldi dei clienti: sospeso in via cautelare

IVANO CORSINI – Si faceva consegnare assegni bancari dai suoi clienti promettendo che li avrebbe investiti in strumenti finanziari. Invece li versava sul conto corrente di una terza persona a lui vicina. Per questo Ivano Corsini è stato sospeso in via cautelare dall’esercizio dell’attività di promotore finanziario per un periodo di 60 giorni con delibera n. 18778 della Consob. Le irregolarità sono emerse a fine 2013, quando Banca Fideuram ha comunicato di aver interrotto il rapporto di agenzia con Corsini a seguito delle verifiche condotte sul suo operato dopo il reclamo di un cliente. Nel corso di un successivo incontro con la banca, il promotore ha poi ammesso di essersi appropriato di somme di pertinenza di tre clienti per l’importo complessivo di 165.000 euro e di aver rilasciato loro delle rendicontazioni riportanti informazioni non veritiere.

SOSPENSIONE CAUTELARE – La Commissione ha dunque contestato a Corsini l’acquisizione della disponibilità di somme e di valori di pertinenza dei clienti, la mancata esecuzione di operazioni d’investimento sottoscritte dai clienti, la comunicazione di informazioni non veritiere in merito ai rendimenti degli investimenti sottoscritti dai clienti e l’accettazione dagli investitori mezzi di pagamento con caratteristiche difformi da quelle ivi prescritte. Di qui la decisione di sospendere il promotore in via cautelare, vista la necessità e l’urgenza di proteggere gli investitori.

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