Promotori, la Consob cala un tris di radiazioni dall’Albo

TRE RADIAZIONI – Tris di radiazioni dalla Consob. La Commissione presieduta da Giuseppe Vegas ha pubblicato ieri sul suo sito werb tre delibere riguardanti altrettanti promotori finanziari – Giuseppe Torrini, Gianluca Calcagni e Daniele Curati – ritenuti responsabili di aver commesso irregolarità tali da rendere necessaria la loro uscita dall’Albo di categoria.

TORRINI – In particolare Giuseppe Torrini, già sospeso in via cautelare, era stato segnalato da Finecobank che ha risolto per giusta causa il rapporto di lavoro in essere con il promotore a causa delle irregolarità riscontrate. Al termine di tutte le verifiche del caso, la Consob ha contestato a Torrini l’acquisizione della disponibilità di somme di danaro di pertinenza della clientela anche mediante distrazione a favore di terzi; la comunicazione agli investitori di informazioni e documenti non rispondenti al vero; la disposizione di operazioni non autorizzate, la simulazione di operazioni d’investimento nei confronti dei clienti e l’utilizzo di codici di accesso ai rapporti di pertinenza dei clienti (qui la delibera).

CALCAGNI – Le irregolarità commesse da Gianluca Calcagni, iscritto all’Albo dal 1995, sono state comunicate invece da Ubi Banca Private Investment e Ubi Banco di Brescia a seguito di una richiesta di chiarimenti presentata da una cliente del promotore. Interpellato in merito, lo stesso Calcagni ha espressamente ammesso di avere fatto sottoscrivere ai clienti moduli di bonifico a loro insaputa, compilandoli successivamente con indicazione degli importi e dei beneficiari, e di avere fatto credere ai beneficiari dei bonifici in contestazione che “si trattasse di integrazioni di precedenti rimborsi”. Il promotore ha poi restituito parte delle somme sottratte. Nonostante questo è stato radiato (qui la delibera) per aver acquisito la disponibilità di somme di denaro di pertinenza della clientela, anche mediante distrazione a favore di terzi; comunicato o trasmesso alla clientela informazioni e documenti non rispondenti al vero; eseguito operazioni non autorizzate dalla clientela; contraffatto la firma degli investitori su modulistica contrattuale e su assegni; accettato moduli firmati in bianco; simulato operazioni di investimento o omesso di dare esecuzione ad operazioni disposte dai clienti; avere accettato mezzi di pagamento difformi da quelli previsti dalla normativa di settore.

CURATI –
Infine Banca Fideuram ha fatto sapere alla Consob di aver interrotto il rapporto di agenzia con Daniele Curati dopo aver scoperto l’esistenza di ordini di bonifico e di assegni bancari e circolari disposti, a valere sui conti correnti di alcuni clienti, a favore sia del promotore sia di altri clienti per un controvalore complessivo pari a 95.844 euro. Lo stesso Curati ha tra l’altro rilasciato alla banca una dichiarazione scritta in cui ha ammesso che all’insaputa dei propri clienti, a valere sui conti correnti dei medesimi, aveva disposto operazioni di bonifico nonché l’emissione di assegni circolari e bancari. A seguito delle necessarie verifiche è arrivata la Consob ha disposto la radiazione di Curati dall’Albo contestandogli l’acquisizione, anche mediante distrazione, della disponibilità di somme di pertinenza dei clienti; la contraffazione della firma dei clienti sulla relativa modulistica contrattuale, la disposizione e il perfezionamento di operazioni senza l’autorizzazione dei clienti (qui la delibera).

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