Mediolanum, il 2013 si chiude con un utile di 337 milioni

UTILE A 337 MILIONI – Il consiglio di amministrazione di Mediolanum, riunitosi oggi a Basiglio, ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e consolidato del gruppo al 31 dicembre 2013, chiuso con un utile netto di 336,6 milioni di euro, in calo del 4% rispetto al risultato del 2012 a causa di alcuni oneri fiscali non ricorrenti. Il Consiglio ha inoltre deliberato di proporre all’assemblea dei soci un dividendo relativo all’utile del 2013 di 0,25 euro per azione. Considerando l’acconto sul dividendo già distribuito a novembre 2013 di 0,10 euro per azione, il consiglio proporrà all’assemblea una distribuzione a saldo di 0,15 euro per azione – al lordo delle eventuali ritenute di legge – a partire dal 22 maggio 2014.

IL GRUPPO – L’utile pre-imposte, segnala Mediolanum, è stato di 544,1 milioni di euro, +9% rispetto al risultato record dell’anno precedente: si tratta del miglior risultato nella storia della società, mentre il totale delle masse gestite e amministrate si è attestato a 57.832 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto al 31 dicembre 2012.

BANCA MEDIOLANUM – Più nel dettaglio, relativamente a Banca Mediolanum, la raccolta netta è stata positiva per 3,34 miliardi di euro complessivi, con la voce fondi e gestioni positiva per 4,58 miliardi di euro. Il numero di promotori finanziari a fine anno era pari a 4.407, mentre il totale dei clienti si attestava a circa 1.042.900.

BANCA ESPERIA – Per quanto riguarda Banca Esperia, il gruppo segnala che l’esercizio si è concluso con un utile netto di 1,5 milioni di euro (di cui 0,8 milioni di pertinenza del gruppo Mediolanum) rispetto ai 5,1 milioni dell’esercizio 2012, mentre le masse amministrate hanno segnato una crescita dell’11% rispetto al 31 dicembre 2012. Mediolanum ricorda inoltre che, con comunicato stampa congiunto, Banca d’Italia, Ivass e Consob hanno sancito a maggio 2013 l’ingresso del gruppo di Basiglio tra i conglomerati finanziari a prevalenza bancaria con conseguente passaggio in capo a Banca d’Italia del ruolo di coordinatore dell’attività di supervisione.

SI DIMETTE PAOLO SCIUME
’ – Mediolanum comunica infine di aver ricevuto le dimissioni di Paolo Sciumé, amministratore non esecutivo e membro del Comitato controllo e rischi, condannato in via definitiva a 5 anni e 3 mesi per il crac Parmalat del 2003 . La società, nel prendere atto dell’iniziativa assunta dall’avvocato Paolo Sciumé, ha espresso, a nome del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale, un vivo ringraziamento per il prezioso contributo ed impegno profuso. Il gruppo ha anche deciso di non procedere alla sostituzione del consigliere e di lasciare alle determinazioni della già convocata assemblea degli azionisti del 29 aprile le opportune deliberazioni sul tema.

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