Un pf trattiene diecimila euro di una cliente, ma si ravvede: sospeso per 4 mesi dall’Albo

SOSPENSIONE SANZIONATORIA Luciano Sprea, nato a Verona nel 1972 e iscritto all’Albo dei promotori finanziari dal 1992, è stato sospeso dall’attività per quattro mesi in via sanzionatoria. Sprea è stato segnalato alla Consob da Allianz Bank Financial Advisors per aver temporaneamente trattenuto un assegno di 10mila euro consegnatogli in bianco da una cliente e per avcer accettato mezzi di pagamento irregolar. Si tratta di una violazione che, in base al regolamento Consob, sarebbe passibile di radiazione: la decisione di applicare al promotore la sanzione di grado inferiore è stata presa alla luce del fatto che le condotte illecite accertate sono state poste in essere nei confronti di una sola cliente e hanno riguardato una somma di denaro non particolarmente elevata (10.000 euro, appunto); che il promotore ha provveduto alla restituzione integrale della somma prima dell’apertura del procedimento sanzionatorio, il che si configura come ravvedimento operoso; e che non risultano reclami sporti da altri clienti nei confronti di Sprea.

LA VICENDA – Ma come si è svolta la vicenda? Secondo le ricostruzioni della Consob, lo stesso promotore avrebbe ammesso con dichiarazione sottoscritta, consegnata nel corso di un incontro con Allianz Bank, di aver ricevuto l’assegno di 10.000 euro senza intestazione dalla cliente, a maggio del 2012, come provvista per un versamento aggiuntivo da effettuare, per conto della cliente stessa, sul fondo “PIMCO“  a lei intestato presso Allianz Bank e di aver invece incassato l’assegno trattenendo la corrispondente somma. Con la stessa dichiarazione scritta il promotore avrebbe anche ammesso di essere in possesso del “modulo di operazioni successive fondi e sicav” firmato in bianco dalla cliente, modulo che il non ha mai inoltrato ad Allianz Bank. Il promotore si è poi avvalso di un legale per difendersi dalle contestazioni mosse nei suoi confronti dalla Consob. Tra le deduzioni difensive – secondo cui Sprea non avrebbe agito con animus appropriandi né con l’intento di ottenere per sé o per altri un ingiusto profitto – si segnala in particolare una lettera inviata dalla cliente ad Allianz Bank nella quale la donna “ha dichiarato di non credere alla malafede del promotore, conoscendolo da molti anni come persona di fiducia, e di ritenere che lo stesso si sia dimenticato dell’assegno per un vuoto di memoria dovuto a recenti e gravi motivi di salute”.

LA DELIBERA – Considerata la vicenda nella sua interezza, la Consob ha optato per la sospensione di Sprea dall’Albo unico dei promotori finanziari per un periodo di quattro mesi in via sanzionatoria. La delibera è la numero 18812.

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