PRIMO TRIMESTRE IN ROSSO – Il primo trimestre del 2014 si chiude con un rosso di 174 milioni di euro per Banca Mps, in peggioramento rispetto ai -101 milioni di un anno prima. E’ quanto emerge dai conti approvati dal cda dell’istituto guidato dall’a.d. Fabrizio Viola, che evidenziano come a pesare sul risultato netto siano state le rettifiche su crediti per 477 milioni e un effetto negativo e non ricorrente di circa 143 milioni per maggiori oneri sui Monti Bond. Mps ha annunciato che intende cedere entro il primo semestre dell’anno 500 milioni di crediti in sofferenza e ha indicato un Common equity tier1 al 10,8% a fine marzo (13,3% pro-forma considerando l’aumento di capitale da 5 miliardi già annunciato).
I CONTI NEL DETTAGLIO – Nel primo trimestre 2014, il margine di interesse è stato pari a 446 milioni, in calo del 21% sul trimestre precedente e del 25,4% su un anno prima per effetto della rideterminazione del valore da corrispondere al Tesoro sui Monti Bond legato alle cessioni fatte dalla Fondazione Mps. Questo adeguamento al maggior prezzo di vendita della Fondazione ha determinato un impatto negativo one-off sul primo trimestre di circa 143 milioni di euro.
RACCOLTA E PATRIMONIO – Al 31 marzo 2014, spiega ancora Mps, la raccolta complessiva del gruppo era pari a circa 234 miliardi di euro, in moderata crescita rispetto al saldo di fine dicembre 2013, grazie soprattutto alla ripresa del risparmio gestito, cui si contrappone il lieve calo della raccolta diretta, penalizzata dalle componenti istituzionali. Rispetto al 31 marzo 2013, invece, la raccolta complessiva ha registrato una flessione del 4,8%, da ricondurre sia alla dinamica della raccolta diretta, sia al risparmio amministrato sul quale hanno inciso principalmente i movimenti delle custodie azionarie dei grandi gruppi e di altri rapporti con clientela istituzionale. Il patrimonio netto di gruppo e di pertinenza di terzi si attestava al 31 marzo a 6,3 miliardi di euro, +1,7% rispetto a fine 2013.
