UTILE E MASSE IN CRESCITA – Il cda di Banca Fideuram ha approvato oggi il resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2014, chiuso con un utile netto di 90,7 milioni, + 22,1% su anno. La raccolta netta del peruiodo gennaio-marzo, ha fatto sapere la società guidata dall’a.d. Matteo Colafrancesco, è salita del 14,9% a 741 milioni, di cui 306 milioni di risparmio gestito, mentre il numero dei private banker in forza alla rete è sceso a 5.060 dai 5.104 al 31 dicembre 2013. In crescita del 2,4% rispetto a fine 2013 anche il totale delle masse amministrate, pari a 85,7 miliardi al 31 marzo 2014, mentre le masse amministrate in regime di consulenza “Sei” si sono attestate a 22,4 miliardi (21,7 miliardi al 31 dicembre 2013) e le masse del segmento private a 39,6 miliardi (38,4 miliardi al 31 dicembre 2013).
GLI ALTRI DATI DI BILANCIO – Quanto al resto del conto economico della società, le commissioni nette si sono attestate a 179,5 milioni (148,9 milioni nel primo trimestre 2013), mentre il margine di interesse è salito a 30,8 milioni dai 5,9 milioni del primo trimestre 2013 e le spese di funzionamento sono scese a 72,6 milioni (-1,6% su anno). A livello di indicatori patrimoniali, il cost/income ratio è stato pari al 33,7% (42,3% nel primo trimestre 2013) e il common equity Tier 1 al 16,9%.
IL COMMENTO DI COLAFRANCESCO – “L’andamento del nostro conto economico in questo primo trimestre conferma la dinamica osservata negli ultimi esercizi”, ha commentato l’a.d. Colafrancesco. “La crescita prosegue a ritmi sostenuti sul versante della raccolta, con sempre maggiore focus sulla clientela private e in coerenza con il nostro modello di servizio: consulenza e risparmio gestito. Uniti ad una gestione accurata dei costi, questi risultati ci consentono di aumentare ulteriormente il valore generato, in modo più che mai sostenibile nel tempo”.