Promotori, Apf: la categoria invecchia ancora

LA CATEGORIA INVECCHIA ANCORA – L’età media degli iscritti all’Albo dei promotori finanziari ha superato i 48 anni. E non basta l’apporto dei bancari per abbassarla o anche solo per tenerla al livello della rilevazione precedente, riferita al 2012. Secondo Apf, che giovedì 29 maggio presenta a Roma la sua relazione annuale sul 2013, la contrazione degli iscritti ha interessato soprattutto le fasce d’età sotto i 40 anni. Giù di circa l’1% il numero dei professionisti tra i 40 e i 49 anni. Questo quadro, spiega sempre Apf, conferma il graduale processo di “invecchiamento” in atto dai primi anni 2000, non abbastanza compensato dagli ingressi di promotori dipendenti di banca che, al momento dell’iscrizione alle prove valutative, hanno una età media di 44 anni. Attualmente, dunque, l’età media degli iscritti all’Albo ha superato i 48 anni.

UNA FORTE CONCENTRAZIONE
– Nel dettaglio, l’83,4% dei pf ha un’età superiore ai 40 anni, il 43,3% è oltre i 50 anni e il 4,8% ha più di 65 anni. Quanto alla popolazione attiva, i giovani sotto i 30 anni rappresentano meno del 2%, dato pressoché allineato con le medie del numero complessivo degli iscritti. L’80% dei promotori finanziari in attività ha un’età compresa tra i 40 e i 65 anni. Interessante anche il dato sull’età che, all’interno delle prime dieci reti, mostra una significativa oscillazione tra i 45 e i 51 anni. Nota a margine: il 64% dei promotori finanziari in attività opera dentro le prime dieci reti più numerose, l’81% nelle prime venti. In un mercato in cui il totale degli intermediari abilitati e attivi è di 322 unità, è evidente – come peraltro fa notare l’Apf nella sua relazione – che il settore è ancora caratterizzato da una forte concentrazione.

Di seguito, l’evoluzione della popolazione degli iscritti per fasce di età (fonte: relazione Apf).

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