Promotori, Anasf: le reti hanno reagito meglio delle banche alla crisi

MODELLI DISTRIBUTIVI A CONFRONTO – Negli anni della crisi e post crisi la scelta del modello distributivo di servizi finanziari attraverso reti di promotori finanziari ha premiato, con qualche distinguo, gli azionisti: mentre le reti specializzate analizzate hanno trovato nel complesso una propria dimensione di redditività, le banche tradizionali nel periodo considerato è, senza troppi distinguo, “affondato” sotto il peso delle rettifiche su crediti e delle svalutazioni di portafogli. E’ quanto emerge da una ricerca realizzata da Anasf in collaborazione con l’università Bocconi, consultata da BLUERATING. Le banche tradizionali, spiega il report intitolato “Il ruolo del promotore finanziario: oltre la crisi del modello di distribuzione bancaria”, assumono rischi in proprio, che impattano sui propri bilanci, non presenti nell’attività di distribuzione di servizi finanziari. Insieme all’attività di raccolta del risparmio, le banche svolgono infatti un’attività di finanziamento alle imprese private e pubbliche e alle famiglie, che porta ad assumere rischi in proprio. Le conseguenze, quando i soggetti finanziati non sono in grado di restituire il credito, si traducono in sofferenze per le banche e in rettifiche nei loro bilanci13.

L’IMPATTO DELLA CRISI – Fatta questa precisazione, è interessante capire come la crisi abbia impattato sul gruppo di realtà analizzate. In particolare, gli indicatori considerati sono:
• il Margine da Servizi / Raccolta Globale, ovvero il rendimento percentuale della Raccolta
Globale;
• il Margine da Intermediazione / Raccolta Globale, indica il rendimento percentuale del business
inteso nel suo complesso, rispetto alla capacità di raccolta globale.

L’ANALISI –
Sul primo fronte, quello della redditività dei servizi erogati a terzi, “si riapre la partita” tra i segmenti di realtà analizzati. La distanza tra i segmenti si riduce, nel 2012 le reti specializzate presentano una redditività media pari a 72bp, mentre le banche tradizionali mostrano un tasso di redditività media pari a 68bp, sono i gruppi bancari ad evidenziare il risultato mediamente migliore e pari a 105bp. Da notare, anche in questo caso, l’esistenza di una variabilità elevata all’interno dei segmenti, che dà origine a risultati molto differenti in termini di redditività. Per le reti la redditività è compresa tra 29bp e 129bp, per le banche il range è compreso tra -4bp e 125bp e per i gruppi bancari tra 0,65bp e 1,87bp.

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