Soddisfatti ma cauti: Apf, Anasf, Ascosim e Nafop commentano il nuovo Albo

LA CASA DELLA CONSULENZA – Auspici, soddisfazione, ma anche e soprattutto molta cautela. È il variegato stato d’animo che le istituzioni e le associazioni di settore – Apf, Anasf, Ascosim e Nafop – esprimono in queste ore. Contattate da BLUERATING, che ha chiesto un commento sulle anticipazioni relative al decreto legge competitività che dovrebbe uscire a breve in Gazzetta Ufficiale, le organizzazioni italiane attive sul fronte della promozione e della consulenza finanziaria hanno cercato di non sbilanciarsi troppo. Anche se, dopo mesi e anni di attesa, trattenere l’emozione non è sempre facile. Il decreto legge competitività è quello che, per intenderci, dovrebbe mettere l’Organismo dei consulenti sulla pista di decollo (vai qui per la notizia precedente e per leggere le anticipazioni sul testo).

CAUTELA DA APF – La posizione di Apf – l’Organismo che dal 2009 gestisce l’Albo dei promotori finanziari e sotto il cui ombrello dovrebbero essere ricondotti anche professionisti e società di consulenza (qui le anticipazioni) – in questo momento è la seguente: “le notizie trapelate fanno molto ben sperare sulla capacità del governo di adempiere alla prescrizione che fissa al 30 giugno 2014 il termine per la costituzione dell’Organismo dei consulenti  finanziari. Siamo in attesa di notizie certe e del testo definitivo approvato dall’ultimo Consiglio dei ministri”.

ANASF, PRUDENZA E SODDISFAZIONE – Il presidente di Anasf Maurizio Bufi (foto a destra) condivide la prudenza che, dice, “in questa come in tante altre analoghe vicende, ci impone di aspettare l’esito definitivo. Sulla base delle anticipazioni, il nostro giudizio come Anasf, che tanto ha sostenuto il progetto della casa della consulenza, di cui noi – e vorrei che questo fosse ben chiaro e sottolineato – siamo parte integrante, non può che essere positivo. Ci sono alcuni aspetti particolarmente soddisfacenti, altri sono più di natura interlocutoria, ma complessivamente è un grande passo in avanti per tutta la nostra categoria, sia per il cambio di denominazione, che era oggetto di aspettative da parte di tanti colleghi promotori, sia per il tema della vigilanza. Poi sul resto capiremo meglio nelle prossime settimane”.

ASCOSIM SODDISFATTA – “Salutiamo la notizia con grande favore”, dice a BLUERATING il segretario generale di Ascosim Massimo Scolari (qui la notizia precedente). “Questo testo sembra molto più elaborato rispetto all’emendamento che era stato presentato e non era stato accolto. Qui c’è un percorso ben delineato di competenze e anche di tempi di attuazione e ciò dà certezza al mondo degli operatori, che ne hanno tanto bisogno”. Nel testo anticipato da BLUERATING, poi, “sono confermate le linee guida espresse in precedenza, ovvero l’esistenza delle tre sezioni distinte, su cui noi ci eravamo spesi dicendo che era importante mantenere una distinzione. Sono anche fissati tempi congrui per gli accordi tra l’Organismo di gestione dell’Albo e la Consob per il trasferimento della vigilanza. Auspico un percorso che sia il più rapido possibile”, senza però, aggiunge Scolari, sacrificare alla rapidità la qualità del risultato finale.

MEGLIO UN SOLO ALBO – “È importante dare al settore della consulenza finanziaria un messaggio chiaro: finalmente ci sarà un Organismo che raccoglierà i nominativi delle società e delle persone abilitate. Questo”, continua Scolari (foto a sinistra), “va nella direzione di fare della consulenza finanziaria un’attività regolamentata svolta secondo le regole della normativa europea e italiana. Alcuni avrebbero preferito che i consulenti finanziari avessero un Albo distinto, come nella prima impostazione data dal legislatore. Ma a nostro avviso la soluzione individuata è assolutamente efficace, perché utilizza la struttura già esistente dell’Organismo di gestione dell’Albo dei promotori, che ha dato prova di funzionare molto bene negli anni. Sarebbe assurdo duplicare costi amministrativi e di gestione”.

UNA CHANCE IN PIU’ PER I RISPARMIATORI
– “Per noi era fondamentale che ci fosse riconosciuto il ruolo di associazione costitutiva – insieme ad altre – perché di garanzia per gli associati”, segnala il presidente di Nafop Cesare Armellini (foto sotto a destra). “Cosa non di poca importanza è essere riusciti a mantenere nel nome la definizione di ‘indipendenti’. Dell’impatto sul settore della consulenza abbiamo parlato in maniera approfondita al tavolo Consob del 2010 e lo scenario che si presentava in base alle valutazioni uscite da quel tavolo di lavoro parlava di un potenziale afflusso di iscritti, in un arco temporale di tre anni, tra i 2.000 e i 5.000 soggetti”. Se così fosse, la presenza sul territorio diventerebbe molto più capillare. Per dirla con Armellini, “i risparmiatori avranno la possibilità di trovare il consulente finanziario indipendente vicino casa. A loro finalmente è data la possibilità di sapere che il consulente finanziario indipendente esiste”. Un’ultima nota? “Nel punto in cui si parla di requisiti di rappresentatività, è bene che si faccia riferimento a una supervisione da parte della Consob: per la nostra categoria, questa è una tutela importante”.

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