Albo unico, anche Ascosim invoca una via d’uscita all’empasse

CONSULENTI SENZA AUTORIZZAZIONEAscosim, l’associazione che riunisce le società di consulenza finanziaria (nella foto, il segretario generale Massimo Scolari), si affida a una nota ufficiale per esprimere l’auspicio che il provvedimento di riordino dell’attività di consulenza finanziaria, risultato di un confronto tra le autorità di vigilanza, l’Albo dei promotori finanziari e le Associazioni dei promotori e dei consulenti finanziari, “venga rapidamente approvato al fine di avviare la costituzione dell’Albo dei consulenti finanziari“, la cui partenza era originariamente prevista nel 2008 e ha subito numerosi rinvii e proroghe. “L’ultima proroga, che consentiva ai consulenti di continuare l’attività in attesa dell’avvio dell’Albo, era stata fissata al 30 giugno 2014. La mancata approvazione, entro tale data, del provvedimento di riordino dell’attività di consulenza finanziaria ha privato gli operatori dell’autorizzazione allo svolgimento della propria attività (qui la notizia precedente).

ADESSO CI VUOLE L’ALBO
– “La nostra associazione ritiene che l’Albo dei consulenti finanziari sia indispensabile al fine di accrescere la tutela dei risparmiatori e di contribuire alla stabilità e all’integrità dei mercati finanziari”, prosegue la nota. “Si tratta inoltre di un adempimento necessario all’applicazione della direttiva Mifid, come già avvenuto nei principali paesi europei. È quindi auspicabile il rapido avvio dell’Albo al fine di garantire ai professionisti del settore, in qualità sia di persone fisiche che di persone giuridiche, la possibilità di svolgere il servizio di consulenza in materia di investimenti in un quadro di piena certezza giuridica e nel rispetto delle regole di condotta previste dal Regolamento numero 17130 della Consob“.

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