Promotori, Mps da gennaio li formerà nelle aule della sua accademy

GIOVANI PROMOTORI SI FORMANO – La rete di promozione finanziaria di Mps si prepara a dare il via alle selezioni per la prima aula dell’academy riservata ai giovani promotori. Lo fa sapere Massimo Giacomelli (nella foto), responsabile del servizio promozione finanziaria di Banca Mps. “Inizieremo la selezione dei candidati a ottobre per formare la prima aula a gennaio. Quanto al numero degli ‘allievi’, non esiste un tetto massimo. L’idea è di avere almeno un giovane promotore finanziario per ufficio, quindi il nostro obiettivo è di stare tra i 150 e i 200 promotori finanziari di prima attività nell’arco del piano, dunque da qui al 2017”. L’età? “Diciamo sotto i 35 anni. Ma l’importante, per noi, non è l’età, quanto piuttosto che il candidato abbia le attitudini per fare questo mestiere”.

UN ANNO DI ACCOMPAGNAMENTO
– “È una vera e propria academy”, prosegue Giacomelli, “con docenti interni che a loro volta saranno formati da società esterne specializzate. I docenti prepareranno all’esame per promotore finanziario i nostri candidati. Della ricerca dei giovani si occuperanno società di head hunting, che selezioneranno i candidati allo scopo di fare una prima scrematura. Questo perché vogliamo essere molto selettivi anche sugli aspiranti promotori, dal momento che il mestiere – riguardando la consulenza finanziaria e non la mera vendita dei prodotti – è molto difficile e complicato. Terminata la prima selezione, inseriremo le persone in aula e le porteremo all’esame. Superata la prova, i neopromotori otterranno una borsa di studio e un contributo mensile per il primo anno. Non solo: affiancheremo a ciascuno di loro un promotore finanziario senior, un coach, che li accompagnerà e li guiderà nell’arco del primo anno professionale”.

LA CONSULENZA IN MPS
– Il tutto nel quadro di una professione che si sta evolvendo, con l’Albo unico della consulenza che potrebbe partire dopo l’estate (qui la notizia precedente). La promozione finanziaria di Mps sta seguendo le novità su questo fronte? E, soprattutto, come si sta preparando? “Facendo parte del comitato Assoreti, seguiamo la vicenda come associazione di categoria. Bisognerà capire bene cosa potranno fare effettivamente i consulenti rispetto ai professionisti con monomandato, altrimenti si rischia di creare confusione nella clientela quando invece la battaglia che si sta facendo ha lo scopo di assicurare chiarezza e trasparenza su ciò che può fare un promotore finanziario rispetto a un consulente indipendente. Per quanto riguarda noi, non cambierà niente, perché i nostri promotori finanziari, anche se monomandatari, non avendo vincoli di budget o di prodotto sono già di fatto professionisti indipendenti che lavorano per un unico istituto. Con 30 case di investimento e tre compagnie di assicurazioni, siamo praticamente già consulenti indipendenti che lavorano per il terzo gruppo bancario italiano”.


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