Intesa Sanpaolo Private Banking, l’utile del semestre sale a 101 milioni

I NUMERI DEL PRIMO SEMESTRE – Intesa Sanpaolo Private Banking ha chiuso il primo semestre del 2014 con un utile netto di 101,2 milioni di euro, in crescita del 16,6% su anno con un Roe a quota 50,6%, mentre il risultato lordo è stato pari a 158,8 milioni di euro (+15,3%), con un profit on assets di 41 b.p. Le masse amministrate si sono attestate a 84,4 miliardi di euro a livello di segmento private totale, di cui 81,4 miliardi di euro in Intesa Sanpaolo PB, in crescita di oltre 3 miliardi da inizio anno. Da segnalare soprattutto il buon andamento di risparmio gestito e polizze (+3,9 miliardi di euro), mentre i mezzi amministrati sotto servizio di advisory hanno raggiunto quota 5,2 mld di euro, con un incremento di circa 1 miliardo da inizio anno. Grazie a questa crescita, Intesa Sanpaolo PB conferma la sua quota di mercato di oltre il 17% nel segmento private Italiano e di oltre il 20% rispetto alle famiglie con patrimoni superiori al milione di euro.

PAROLA ALL’A.D. MOLESINI – “Prosegue il cammino virtuoso di Intesa Sanpaolo Private Banking, sia in termini di masse gestite che di risultati economici, con un utile netto in robusta crescita (+30% negli ultimi quattro esercizi)”, ha commentato l’a.d. Paolo Molesini. “Questi risultati dimostrano la solidità del modello di business e del livello di servizio, particolarmente apprezzati dalla nostra clientela, grazie anche ai più che positivi rendimenti offerti dalle masse sotto risparmio gestito e consulenza”. Sul fronte patrimoniale, i coefficienti si confermano a livelli superiori ai limiti posti dalla normativa in base alle nuove disposizioni della Banca d’Italia: in particolare, al 30 giugno 2014 il Common Equity Tier 1 ratio era pari al 16,6%.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!