Mps, il semestre si chiude con un rosso di 353 milioni

ROSSO PER 353 MILIONI Banca Mps ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con una perdita netta di 353 milioni di euro, che si confronta con il rosso di 380 milioni dello stesso periodo del 2013. Tra marzo e giugno, la banca ha continuato a svalutare i crediti deteriorati, portando il totale delle rettifiche da inizio anno a 1,2 miliardi, dopo i 477 milioni comunicati già nel primo trimestre. A seguito del maxi aumento di capitale da 5 miliardi di euro per rimborsare 3 dei 4,1 miliardi di Monti bond (qui la notizia), Mps ha ora ha un common equity tier 1 phased-in al 13,5% e fully phased al 12%.

RIMBORSO LTRO – Come previsto dal piano, Mps ha proseguito il rimborso del prestito Bce (Ltro), portando il totale rimborsato quest’anno a 10 miliardi e il residuo a 18 miliardi. E’ previsto il rimborso di altri 4 miliardi entro fine anno. Nel corso della conference call, il Cfo Bernardo Mingrone ha detto che la banca intende attingere al nuovo strumento Bce TLTRO per 6 miliardi di euro che serviranno a ridurre ulteriormente l’esposizione sul vecchio strumento.

RETTIFICHE IN CRESCITA
– L’incremento delle rettifiche registrato nel 2° trimestre risente del passaggio a categorie di maggior rischio e di accantonamenti effettuati su alcune posizioni di ammontare significativo, per effetto di eventi intervenuti nel periodo, nonché della revisione delle stime di perdita su alcune posizioni a sofferenza, spiega Mps. Il margine di interesse è risultato pari a circa 972 milioni di euro, in flessione del 10,4% sullo stesso periodo dell’anno precedente, ma risente dei 147 milioni di euro di rideterminazione del valore di rimborso dei Monti bond e per 44 milioni di euro agli oneri dovuti per il maggior importo medio degli stessi strumenti finanziari. Al netto di queste componenti il margine sarebbe in crescita del 6%, scrive Mps.

IL COMMENTO DI FABRIZIO VIOLA –
Nel corso della conference call con gli analisti, l’a.d.Fabrizio Viola ha sottolineato il difficile momento congiunturale che sta rallentando il raggiungimento del target sui ricavi, citando anche il recente dato negativo del Pil italiano del secondo trimestre e il fatto che i tassi a breve sono ancora prossimi allo zero. “Siamo pienamente impegnati e concentrati per il prossimo trimestre sull’obiettivo di recupero della profittabilità su cui abbiamo molto lavoro da fare in un ambiente macro difficile. Dobbiamo lavorare per chiudere il gap negativo che abbiamo”, ha detto Viola.     

TAGLIO DEI COSTI E CHIUSURA DI FILIALI – Sul fronte della riduzione dei costi, Mps ha evidenziato che è già stato raggiunto il target fissato per il 2017. La banca ha annunciato ieri di aver trovato un accordo con i sindacati per l’uscita entro l’anno di 1.334 dipendenti attivando il Fondo di solidarietà e ha fatto sapere che, oltre alle 400 filiali già chiuse nel 2013, è stata anticipata la chiusura di altre 150 dipendenze alla prima parte del prossimo anno.

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