L’AGGREGAZIONE – La decisione di trasformazione in Spa per Banca Popolare dell’Etruria, riaprirebbe il cantiere delle possibili aggregazioni con altri istituti di credito. Lo sostiene MF, che riporta le dichiarazioni di Gianni Zonin, presidente della Popolare di Vicenza, banca con cui la Popolare Etruria sarebbe dovuta convolare a nozze se il cda dell’istituto aretino non avesse repinto l’offerta.
L’ALTERNATIVA – “Non escludo niente”, ha detto Zonin, precisando: “Sarà il cda a decidere ma posso dire che, nel caso si riprendesse in considerazione il dossier, si tratterà di un’offerta diversa: quella cifra (217 milioni di euro) non la offriremo più”. Sempre secondo Milano Finanza, all’orizzonte anche l’ipotesi di aggregazione con la Banca Popolare dell’Emilia Romagna (Bper) .