Poste Italiane, il futuro è nel risparmio gestito

Un futuro sempre più incentrato sulla gestione del risparmio. E’ quello che attende il gruppo Poste Italiane sotto la guida dell’amministratore delegato Matteo del Fante, che ieri ha presentato i dati di bilancio semestrali. Nella prima del 2017, i ricavi totali di Poste Italiane hanno registrato una crescita del 2% rispetto allo stesso periodo del 2016 attestandosi a 18 miliardi di euro. L’incremento è dovuto proprio al business del risparmio gestito e delle assicurazioni, con la vendita di polizze da investimento nel ramo Vita. In un contesto di mercato caratterizzato da una forte contrazione della raccolta del ramo Vita, infatti, la divisione assicurativa delle Poste ha registrato ricavi per 13,3 miliardi, in aumento del 3,3%. Inoltre, sempre nel primo semestre del 2017, le masse gestite e amministrate dal gruppo sono cresciute dell’1,4% rispetto ai 493 miliardi del 2016 e hanno raggiunto la soglia di 500 miliardi di euro. Merito soprattutto della raccolta diretta di BancoPosta sui conti correnti (+5 miliardi di euro) e anche dell’andamento del ramo assicurativo Vita. Presentando i dati semestrali, Del Fante ha parlato di sfuggita anche dell’accordo con Anima, per la creazione di un terzo polo del risparmio gestito in Italia. Secondo l’intesa sottoscritta nei mesi scorsi, Poste dovrebbe conferire la controllata Bancoposta sgr dentro Anima e incrementare la sua partecipazione nella società di gestione fino al 25% circa. Del Fante ha detto però che “tutte le opzioni sono sul tavolo e di voler ricavare il maggior valore possibile da questa operazione”, facendo intendere che Poste punta ad avere un ruolo primario nel terzo polo italiano del risparmio gestito.

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