Clienti-banche, in Veneto Banca la quota più alta di ricorsi accolti

UN ANNO DI CONTROVERSIE – Nel 2013 l’Arbitro bancario finanziario, istituito nel 2009 dalla Banca d’Italia per dirimere le controversie fra clienti e intermediari, ha preso una decisione su più di 6.300 ricorsi, circa 2.000 in più rispetto al 2012. È quanto emerge dalla relazione sull’attività dell’Abf diffusa da Bankitalia. Stando al rapporto, nel 70% dei casi l’esito è stato favorevole ai clienti, “con accoglimento totale o parziale delle richieste formulate” nel 36% dei casi e “con dichiarazione della cessazione della materia del contendere, conseguente alla soddisfazione del ricorrente nel corso della procedura” nel restante 34%. Il sistema ha ricevuto 7.862 ricorsi, il 39% in più rispetto all’anno precedente. Ogni mese, in media, oltre 650 clienti hanno sottoposto all’Arbitro una nuova controversia relativa al rapporto con una banca o un intermediario finanziario in riferimento “alla correttezza del suo operato o a contrasti su reciproci diritti, obblighi e facoltà”.

SOPRATTUTTO SPA NEL MIRINO
– Anche nel 2013 i ricorsi nei confronti delle banche aventi forma giuridica di società per azioni hanno rappresentato la quota prevalente (37%), anche se è diminuita l’incidenza sul totale rispetto al 2012 (41%). Un incremento, secondo la relazione, si osserva invece nella percentuale delle istanze avanzate nei confronti di società finanziarie ex articolo 107 del Testo unico bancario, che passano dal 13,2% del 2012 al 16,5% nel 2013. Quanto a Poste Italiane e ai dieci gruppi bancari interessati dal maggior numero di decisioni nel corso del 2013, il resoconto annuale espone la percentuale di ricorsi accolti o per i quali è stata dichiarata la cessazione della materia del contendere.

Di seguito, il grafico sull’incidenza dei ricorsi accolti e cessati (fonte: Abf, Bankitalia).

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!