SPORTELLO ADVISORY – Truffa Finanzas Forex, recuperare è possibile

DOMANDA – Un mio cliente è stato truffato dalla piramide di Finanzas Forex, che alcuni anni fa impazzava su internet con promesse di rendimento elevatissime ai partecipanti. Come può agire per recuperare quanto perso?
F.M., Verona

RISPOSTA – Finanzas Forex era il nome commerciale utilizzato dalla società Evolution Market che aveva sede a Panama. Si trattava di una forma di offerta al pubblico non autorizzata, e come tale fu bloccata dalla Consob a fine 2008 dopo analoghi provvedimenti adottati dalle autorità di controllo di Spagna e Francia, per citare la sola Europa. L’offerta consisteva in una presunta gestione in valute che assicurava rendimenti altissimi, anche superiori al 10% mensile. Come era facile prevedere, si trattava del più classico Schema Ponzi (un modello economico di vendita truffaldino che promette forti guadagni alle vittime a patto che queste reclutino nuovi “investitori”, a loro volta vittime della truffa) che ha fatto evaporare i risparmi di chi vi è incappato. Gli Usa sono stati l’unico paese a muoversi sul serio per i danneggiati e la Procura Distrettuale della Florida ha invitato i risparmiatori truffati a inviare la documentazione relativa al loro caso. I risparmiatori coinvolti, indipendentemente dal paese di provenienza, quindi, possono consultare l’apposita pagina web www.justice.gov./usao/flm/programs/vw/EMG/EMG.html. Nel modulo viene richiesto di indicare i dati personali, la data dell’investimento con il suo ammontare, come si è venuti a conoscenza di Evolution Market, il nome della persona o della società che ha indotto ad investirvi, il numero di conto del cliente, le modalità di versamento con i relativi documenti da inviare in copia, qualsiasi altro documento e/o informazione che si ritiene possa essere utile alle indagini. E’ stato anche approntato un sito dove reclamare il proprio diritto a risarcimenti www.emg-ffxremission.com/hc/en-us. Al momento non è possibile inviare la propria istanza, che deve essere presentata anche da coloro i quali hanno inviato i moduli precedenti relativi alle informazioni. Sulle concrete possibilità di recupero è impossibile fare stime. Le indagini hanno consentito il sequestro cautelativo di alcuni autoveicoli e soprattutto di duecentonovantaquattro lingotti d’oro e alcune decine di milioni di dollari in depositi bancari, ma occorre tenere presente che la truffa aveva assunto dimensioni notevoli (molto più dei 138 milioni dell’ordine di confisca della Florida) ed è quindi improbabile che gli eventuali riparti possano soddisfare in maniera completa i danneggiati.

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