Mediobanca chiude il trimestre con un utile in calo, ma batte le stime

I NUMERI DEL TRIMESTRE – Mediobanca ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio 2014-15 con un utile netto di 160 milioni, in calo dai 171,2 milioni di un anno prima a causa dell’assenza dei proventi da cessioni di partecipazioni. Il dato è superiore al consensus raccolto dalla banca, che convergeva su un utile netto di 120 milioni. Sul fronte patrimoniale, il Cet1 a fine settembre, calcolato fully phased, è al 12,6%, in linea con il 12,5% di fine giugno. A seguito dei test della Bce non sono necessari interventi né sul capitale né sulle coperture, ricorda la banca. I ricavi sono cresciuti del 24,5% a 525 milioni grazie al raddoppio delle commissioni nette (a 147,2 milioni da 84,4), alla ripresa del trading (a 55,6 milioni da 2,9 milioni) e alla sostanziale tenuta del margine di interesse che cala a 267,1 milioni da 270,5. Il cost/income è sceso al 35% dal 40%, mentre le rettifiche su crediti sono scese del 6,5% a 120,5 milioni con una copertura sulle partite deteriorate che sale al 53% e un costo del rischio in calo a 157 punti base. Nel periodo Mediobanca ha rimborsato 1 miliardo di finanziamenti Ltro e ha partecipato alla prima tranche del Tltro per 578 milioni.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI – “L’utile netto di 160 milioni di euro è superiore alle nostre attese, pari a 83 milioni di euro, grazie soprattutto a maggiori commissioni, trading positivo e minori accantonamenti su crediti”, hanno commentato gli analisti di Intermonte (raccomandazione neutrale sul titolo, target price a 7,8 euro). “Ci aspettavamo che Mediobanca registrasse risultati positivi, ma questi hanno superato le nostre più rosee previsioni grazie ad un andamento del trading ben superiore alle attese e una contribuzione delle commissioni sostanzialmente in linea con il trimestre precedente. Giudichiamo positivo per l’intero settore il fatto che Mediobanca abbia già spesato nei precedenti trimestri gli accantonamenti aggiuntivi richiesti dalla Bce e quindi non vi saranno ulteriori impatti a capitale da risultati AQR/stress test”.
 

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